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Dove dimorano le anime dei defunti dalla morte al giudizio finale?

07/08/2015  Dal giorno della morte fino al giudizio finale, le anime dei defunti, sia i buoni che i cattivi, dove staranno? Risponde il teologo mons. Giordano Frosini

Per la fede della Chiesa la sorte dei defunti è sostanzialmente stabilita subito dopo la morte, il che presuppone l’esistenza di un giudizio personale, sulla base del quale viene appunto stabilita definitivamente la sorte di ciascuno. Una presa di posizione del magistero, questa, che ha costretto la teologia a porsi il problema del rapporto fra il giudizio particolare e quello universale, sul quale si è sempre posto l’accento prima e dopo il ricordato intervento ecclesiale, che risale al 1336 e di cui parla Umberto Eco nel romanzo Il nome della rosa. Per san Tommaso, il secondo, più che la pubblicizzazione del primo, sarebbe un supplemento destinato a giudicare la persona come membro della società, condizionata da una storia, da una cultura, da una civiltà. Un discorso che viene semplificato da chi considera i due eventi come due dimensioni dello stesso giudizio. Il purgatorio, destinato a sparire alla fine, non muta la sostanza della decisione.

(Domanda ricevuta da Giovanni A.)

 
 
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