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domenica 20 aprile 2025
 
Scuola
 

Due anni in uno per recuperare la bocciatura: non fate l'errore!

29/11/2016  Dopo una bocciatura, è evidente a tutti che la strada è molto in salita, ma se si incontrano imbonitori che promettono miracoli spesso ci si casca. Ecco perché non farsi prendere dalla smania di "recuperare gli anni"

Gentile prof.ssa Spotorno, una mia cara amica ha un nipote che ha avuto un percorso scolastico molto accidentato. Fino alla terza media tutto bene, poi sono iniziati i guai. Prima la bocciatura al liceo classico, poi due anni di ripetenza in seconda liceo scientifico e infine la strada del recupero anni in un istituto privato che lo ha portato alla maturità. Peccato che non essendo un istituto parificato l’esame è stato fatto presso un’altra scuola ed è arrivata un’altra bocciatura. La famiglia non si può più permettere la costosa scuola privata e si chiede dove ha sbagliato. Mi pongo anch’io la stessa domanda e le chiedo se non sia possibile evitare prima che i ragazzi si perdano.
 

MARIA 

— Cara Maria, la tua lettera pone tanti interrogativi, a noi insegnanti, al sistema scolastico e anche alle famiglie. Partirei dal nostro sistema di istruzione e dalla scelta che i nostri ragazzi devono fare alla fine della terza media. Dalle tue parole si capisce che fino a quel momento le cose erano andate tutto sommato bene ma una scelta fatta troppo presto ha probabilmente innescato un insieme di errori a catena. E veniamo agli insegnanti: alle superiori, in modo particolare ai licei, quando un ragazzo non riesce a ottenere i risultati sperati, non sempre viene seguito in un vero percorso di ri-orientamento. I mesi passano, la situazione non cambia e la bocciatura diventa l’unica strada che si pensa percorribile. In realtà genera solo frustrazione se non esiste al fianco del ragazzo una famiglia capace di capirne il senso e le ragioni che con chiarezza la scuola stessa le dovrebbe dare. Quando ciò non avviene spesso si chiudono e si sbattono porte senza sapere bene poi dove andare. A volte le famiglie vivono come un fallimento un figlio che non fa un liceo e allora perseverano nell’errore: altro liceo altro fallimento. A questo punto anche se c’è chi ti dà un buon consiglio è difficile ripartire magari da un corso di studio meno impegnativo di quello liceale e allora appaiono le scorciatoie e i miraggi: recupero il tempo perso, tre anni in uno! È evidente a tutti che la strada è molto in salita, ma se si incontrano imbonitori che promettono miracoli spesso ci si casca. Anche perché è chiaro che il programma di due o tre anni compresso in un anno solo sarà molto ridotto. Solitamente però se gli anni intermedi in un modo o nell’altro si riescono a passare i problemi possono nascere alla maturità. Qui la commissione d’esame, che è formata anche da docenti della scuola pubblica, il più delle volte non può far altro che constatare una preparazione a dir poco frettolosa con l’inevitabile conseguenza della bocciatura. Capisco la disperazione di queste famiglie ma, con l’illusione di non perder tempo, in realtà oltre al tempo perdono denaro e l’occasione formativa che una scuola seria, pubblica o privata che sia, può dare.

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