Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 09 settembre 2024
 
Il Teologo risponde
 

Un ragazzo alla prima Comunione: «L'ostia in bocca o niente!» Ma può?

20/06/2018 

DON CESARE C. - Due genitori vengono a dirci che il loro figlio, che si prepara alla prima Comunione, non vuole ricevere l’ostia sulla mano come i suoi amici, ma solo in bocca o niente.

Che un fanciullo di dieci anni faccia tale scelta e con tanta ostinazione rivela un “suggerimento”. Non è in dubbio la liceità dell’una e dell’altra modalità per ricevere la Comunione. Il Messale del Vaticano II ha voluto rispettare anche la prassi medievale; entrambe manifestano la stessa fede e la stessa devozione. Tuttavia, è doveroso chiederci se sia corretto e saggio condurre un fanciullo ad assumere un atteggiamento rituale differente da tutti i compagni proprio nel giorno in cui, con la sua prima Comunione eucaristica, è chiamato, con gesti e atteggiamenti, a manifestare la comunione con la Chiesa, corpo di Cristo che si rende visibile nell’assemblea (Messale romano, 42-43). Che ragioni ci sono dietro questa scelta? Forse che i cristiani del primo millennio non avevano rispetto del sacramento? Una maggiore conoscenza della storia eviterebbe, forse, di strumentalizzare la Messa per polemiche ideologiche.

I vostri commenti
22

Stai visualizzando  dei 22 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo