Tra la gioia dei sudditi inglesi e dei curiosi di tutto il mondo, salutato da 41 colpi di cannone nei parchi di Londra, alla fine il bambino più importante del momento è arrivato. Il royal baby, figlio dei duchi di Cambridge William e Kate, nipote di Carlo d’Inghilterra, bisnipote della regina Elisabetta II, è venuto al mondo da poco e può già vantare il titolo di principe, essere chiamato “Sua Altezza reale”. Nel suo piccolo, ancor prima di nascere ha dato un bello stimolo all’economia britannica, generando un giro d’affari di centinaia di milioni di sterline in gadget, cartoline, tutine e tazze a lui ispirati, ai quali vanno aggiunte nuove cifre a otto zeri per i festeggiamenti del gran giorno tra i sudditi. Del tutto inconsapevole della propria importanza, ha inoltre completato quell’idillio tra popolo e casa reale che gli scandali matrimoniali dei decenni passati e la tragica morte di Lady Diana avevano seriamente compromesso.
L’unico neo del royal baby è che si è fatto attendere un po’ troppo. Dato in arrivo per il 13 luglio, giorno dopo giorno ha fatto aumentare attese e scommesse (sul sesso, sul nome, sulla data di nascita…) e indotto qualche impazienza. A incominciare dalla illustre bisnonna: durante una visita ufficiale il 17 luglio, a una bambina che le chiedeva: “Regina, preferirebbe un maschietto o una femminuccia?”, Sua Maestà ha risposto: “Per me è uguale. Spero solo che nasca presto, perché tra dieci giorni parto per le vacanze”.
Qualche giorno di attesa anche per la scelta del nome che si è rivelata all'insegna della tradizione: George, come il padre della attuale Regina.
La popolarità degli Windsor non è mai stata così indiscussa, e l’87enne Elisabetta può complimentarsi con sé stessa per aver permesso l’ingresso della normalità nella Real Casa. La normalità di Kate, figlia di ricchi borghesi benestanti ma senza un briciolo di sangue blu: il suo matrimonio d’amore con William, la sua accettazione di tutte le regole che comporta far parte di una dinastia regnante, rappresentano il miglior antidoto perché non si ripetano le terribili altalene delle nozze tra Carlo e Diana, entrambi di antichissima nobiltà ma per nulla felici insieme (lui amava un’altra, Camilla, già dai tempi del fidanzamento con la sfortunata principessa del Galles).
Questo bambino nient’affatto comune (è terzo in linea di successione al trono d’Inghilterra) aggiunge l’idea di famiglia felice e normale all’immagine di coppia felice e normale che William e Kate hanno sempre dimostrato. Una normalità da reali d’Inghilterra, certo, ma sufficiente a favorire un’identificazione dei sudditi pur mantenendo vivo il sogno.
Fotografi e troupe televisive di tutto il mondo hanno atteso la nascita del futuro erede al trono d’Inghilterra. Da parte nostra, gli auguriamo per tutti gli anni a venire di non essere perseguitato dai paparazzi, di venire fotografato e ripreso solo in occasioni ufficiali e momenti di normalità felice: un profilo basso che i regnanti del Regno Unito hanno ricominciato ad adottare, e che è la più schietta manifestazione del celebrato “understatement” britannico.