«Perché andiate e portiate frutto» (Gv 15,16): è il mandato del Signore
ai suoi discepoli ed è anche il senso del Sinodo dei giovani, giunto al
secondo anno di cammino. La Veglia nella Notte dei Santi del 31
ottobre 2013 cercherà di coniugare per i giovani proprio questi due
movimenti, l'andare e il portare frutto. Il primo è stato il leit motiv
dell'ultima Gmg di Rio, ripreso e rilanciato con forza dall'Arcivescovo
nel suo «Messaggio ai Giovani» per l'anno pastorale appena iniziato.
Ricorda infatti a questo proposito monsignor Cesare Nosiglia, che «occorre
"ripartire dalle periferie"» come chiede Papa Francesco e «questo
significa guardare in faccia coloro che sono delusi e disorientati, come
tanti ragazzi che frequentano gli Oratori o giovani che hanno perso il
senso della vita e si lasciano andare senza ideali alti e belli, vivendo
alla giornata e molti altri ancora che stanno fuori, ai margini ormai
della comunità».
Andare significa dunque «"uscire" insieme al "padrone della vigna"
(cfr Mt 20,1-7) per chiamare a coinvolgersi chi sta ai margini. Abbiamo
infatti anche l’esercito sempre più grande dei quanti vivono la
periferia della povertà estrema».
«La Notte
dei Santi 2013 esprimerà questa prima esigenza attraverso alcune scelte
ben precise: il luogo della Veglia sarà la chiesa della Gran Madre di
Dio a Torino, nota per il suo particolare fascino e situata nei pressi
della movida cittadina di Piazza Vittorio, ma la Veglia sarà preceduta
da un tratto di cammino tra la Chiesa della Santissima Annunziata in via Po e
piazza Gran Madre» spiega don Luca Ramello, responsabile della Pastorale giovanile diocesana. «Saremo in centro città, idealmente e fisicamente
prossimi a tanti giovani che convergeranno in piazza Vittorio per
festeggiare Halloween. Il cammino attraverso la movida cittadina
assumerà il tratto umile ma limpido della testimonianza di chi cammina,
tra le diverse forme delle notti del nostro tempo, nella luce della
fede. Sarà un incedere sereno e informale, senza segni particolari di
riconoscimento, se non quello della inequivocabile direzione del
cammino: il sagrato della Gran Madre sarà infatti illuminato a festa
dalla presenza di giovani che attenderanno l'arrivo del cammino e
rappresenterà un invito - o un interrogativo - visibile anche a
distanza, da piazza Vittorio».
Ma il legame con la
GMG di Rio sarà particolarmente evidente anche per un'altra ragione,
continua don Luca Ramello: «proprio attraverso la Gmg a Rio e il
successivo campo Giovani dell'Azione Cattolica in Alto Adige di questa
estate è maturata una conoscenza e un'amicizia con alcuni gruppi giovani
della diocesi di Modena al punto che in circa trecento arriveranno a
Torino per condividere con noi la Notte dei Santi. Il ritrovo alle ore
21 presso la chiesa della Santissima Annunziata avrà dunque il sapore
dell'incontro e dello scambio, non solo di doni ma delle reciproche
testimonianze di santità delle due diocesi, grazie all'invito rivolto a
tutte le associazioni, i movimenti e le congregazioni presenti a
Torino».
Il secondo movimento, quello del portare
frutto, sarà invece declinato dai tre momenti della Veglia, sia nel
primo momento esterno, sul sagrato, quanto nell'ascolto della parola
dell'Arcivescovo e nell'adorazione eucaristica (con una copia esatta
dell'ostensorio usato dal Papa nella Veglia a Copacabana, donata da un
artigiano ai giovani di Torino).
«Il tema della
Veglia "Generati da Dio! Nessuno genera se non è generato" riprende il
titolo di una mostra itinerante nei Dipartimenti del nostro Ateneo -
promossa dalla pastorale degli Universitari e da Comunione e Liberazione
- sulla riscoperta della paternità in Omero, Dante e Tolkien.
L'intuizione è di meditare sulla chiamata alla santità attraverso la
prospettiva della "generazione": i santi sono infatti coloro che,
"generati da Dio", sono a loro volta capaci di generare vita, cioè di
portare frutto».
Animata dal Grande Coro Hope, conclude don Luca, «la
Veglia terminerà poco dopo le ore 23 e, pur rivolta ai giovani, «sarà
aperta a tutti coloro che vorranno unirsi a loro in una speciale
preghiera per le giovani generazioni affinché, "generati da Dio", siano
proprio i giovani i "portatori della speranza" in Cristo (n.6) cui
l'Arcivescovo chiede di rinnovare la nostra Chiesa diocesana, in una
notte che - si spera - possa così avere "sale...in zucca!"».
Per informazioni, tel. 011.51.56.342; email: giovani@diocesi.torino.it; www.upgtorino.it. In allegato la locandina dell'iniziativa.