Il Fondo monetario internazionale aveva avvertito: «L’instabilità politica potrebbe ostacolare il recupero dell'Italia
dalla sua peggiore recessione dalla seconda guerra mondiale». Ma i ministri del Pdl sembrano non avere a cuore gli interessi del nostro Paese. Annunciano così le dimissioni su pressioni di Berlusconi invece che lavorare, come si aspetta l'Europa, per trovare quei tre miliardi di euro che mancano per mantenere il nostro deficit sotto il 3 per cento del Prodotto interno lordo.
Eppure l'Fmi non ha usato mezzi termini: «Se c'è una cosa che l'Italia non si può permettere è una crisi di governo: l'incertezza politica comporterebbe una revisione al ribasso delle stime (che prevedevano un pareggio di bilancio strutturale nel 2014 e una perdita dello 0,2 per cento per fine 2013, n.d.r.) con peggioramento della crisi economica. Il rischio della debacle italiana è il contagio internazionale».
Il rapporto del Fmi, infatti, ricorda che «dato il ruolo centrale dell'Italia negli scambi globali e nel sistema finanziario, un significativo choc potrebbe generare effetti regionali e globali maggiori di quanto suggerito dall'esposizione diretta». In parole povere, l'Italia rischia il fallimento a un passo dalla salvezza, mandando così all'aria i sacrifici fatti finora dai cittadini.