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lunedì 09 settembre 2024
 
 

E in Italia?

07/12/2013  Una ricerca Ipsos rivela che solo il 23 per cento dei genitori ritiene che i propri figli non corrano rischi di abusi in palestre, oratori e scuola.

Consapevoli delle minacce, ma quasi impotenti. Il 94 per cento dei genitori italiani, secondo una ricerca condotta d Ipsos per Save the childre, pensa che i propri figli siano esposti alla minaccia di comportamenti abusanti o inopportuni degli adulti nei luoghi frequentati abitualmente. Solo il 23 per cento ritiene che siano completamente tutelati, il 16 per cento è convinto che di fatto la tutela sia insufficiente o totalmente assente.
“Anche per questo accogliamo con grande soddisfazione l’iniziativa di Papa Francesco per la protezione dei minori vittime di abusi”, ha sottolineato Valerio Neri, direttore generale di Save the children Italia, "perché una iniziativa del genere serve anche a portare l'attenzione su un problema che deve riguardarci tutti. Importantissima, infatti, è la prevenzione e questa commissione, oltre a una attenzione specifica e concreta ai bambini che sono stati vittime di abusi, dovrà predisporre un sistema di prevenzione basato su linee guida chiare, codici di condotta, selezione accurata e formazione specifica sulla protezione per  chi opera con i minori, possibilità di segnalare prontamente a referenti certi e preparati anche il sospetto di una violazione più o meno grave che metta a rischio l’integrità o la salute psico-fisica di bambini e adolescenti. Un grandissimo passo in avanti”.
Anche perché, dicono sempre i dati della ricerca, i genitori considerano gli oratori e le parrocchie tra i luoghi a rischio. Dopo i centri sportivi (giudicati pericolosi dal 43 per cento dei genitori e dal 40 dei ragazzi), oratori e parrocchie si trovano al secondo posto. Una percezione che, però, non è condivisa in egual misura dai minori. Se per il 39 per cento dei genitori, infatti, si tratta di luoghi pericolosi, solo il 29 per cento die bambini e delle bambini ha questa percezione. Al terzo posto di "pericolosità" la scuola. Fa riflettere il fatto che un adolescente su tre dichiara di avere coetanei che hanno subito abusi da un adulto almeno una volta e uno su due di temere per se stesso. Da parte di chi si occupa di minori, incoraggiati dal gesto di papa Francesco, arriva la richiesta al ministero dell'Istruzione di dotarsi di un Codice di condotta per la tutela dei minori. Analoga richiesta, per i centri sportivi, anche al ministro per lo Sport perché intervenga presso il Coni sollecitando azioni preventive, di formazione, e un sistema di segnalazione e risposta sugli abusi.

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