Nonostante gli attacchi infamanti di Berlusconi, che lo accusa di aver premuto per la sentenza di risarcimento nei confronti di De Benedetti, il capo dello Stato Napolitano ancora una volta ha pilotato la navicella del Governo in porto, o quanto meno tra le sponde del canale costituzionale. Alle affermazioni del Cavaliere e alle accuse mossegli circa presunte interferenze nella Camera di consiglio della Cassazione, il Quirinale ha risposto con durezza e sdegno: “Un’altra delirante e diffamante dichiarazione”.Napolitano è mel mirino non solo da Berlusconi, che lo ritiene tra i responsabili del suo “assassinio politico”, ma anche dal movimento antipolitico di Beppe Grillo, che non perde occasione per attaccarlo dal suo blog.
Ma è soprattutto sulla "chiarezza" che insiste il Colle.Ieri, quando la confusione sui palazzi della politica era altissima, Napolitano è tornato in campo per render noto il suo auspicio: “Chiarificazione piena”, con “dichiarazioni politico-programmatiche nette”. Non si può andare avanti all’interno della maggioranza di governo senza un chiarimento in aula come quello avvenuto in Senato. E’ stato probabilmente Napolitano ha insistere con Letta, dopo il colloquio di domenica, sulla fiducia al suo Governo. E i due presidenti continuano a procedere d’intesa.
Napolitano sa che aprire una crisi al buio sarebbe devastante per i conti pubblici del Paese, che le cancellerie d’Europa e del mondo ci guardano, che le elezioni anticipate arriverebbero non prima del prossimo anno, causando un autunno e un inverno turbolento. La vela dell’Italia ha bisogno di un governo, e non un governicchio, per agganciare il debole vento della ripresa nel 2014. E' quello che ricorda continuamente il Capo dello Stato, l'ultimo baluardo della stabilità politica del Paese.