In un rapporto d’amore (e il rapporto
con Dio è amore o non è!) non si parla di
validità, ma di verità. È valido ciò che è
vero. Del resto non sono le semplici formalità
burocratiche che fanno la verità di
un matrimonio, ma l’amore effettivo che
lega i due coniugi. Non è corretto andare
a Messa semplicemente per osservare una
norma, ma per incontrare il Signore che
«come ai discepoli di Emmaus, ci svela il
senso delle Scritture e spezza il pane per
noi». La Messa è una celebrazione unitaria;
è presenza e incontro con il Signore
dall’inizio alla fine. Anzi, la Comunione è
il vertice della partecipazione attiva. Negli
ultimi secoli del primo millennio c’era
effettivamente un congedo dopo il Padre
nostro per i catecumeni e i pubblici penitenti
che non erano ammessi alla mensa
eucaristica. Oggi non sembra essere questo
il caso. Solo una vera urgenza può giustificare un’uscita anticipata.