Quasi sconfitta l'Ebola in Liberia dove restano solo 5 casi confermati. E, anche se l'Oms invita a non abbassare la guardia si comincia a tirare un sospiro di sollievo. La "fine epidemia" è stata ufficializzata in Mali dopo il periodo di 42 giorni senza nuovi casi. In pratica si considera finita l'epidemia quando sia passato il doppio del periodo di incubazione del virus (21 giorni). Diminuiscono i casi anche in Nuova Guinea e la Sierra Leone, lo Stato dell'Africa occidentale dove l'ebola ha mietuto il maggior numero di vittime accertate, ha revocato in questi giorni le restrizioni in vigore dalla fine del luglio dell'anno scorso. Ad annunciarlo, il 23 gennaio, in diretta radio-televisiva il presidente Ernest Bai Koroma. Il leader del Paese ha motivato il provvedimento sia con l'arretramento dell'epidemia sia con la necessità di rilanciare l'economia. Finisce così l'isolamento per sei delle quattordici province della Sierra Leone.
Intanto l'Oms spiega che con un miliardo e mezzo di dollari di stanziamento si potrebbe dare il colpo finale all'epidemia che ha mietuto finora oltre 9 mila vittime e contagiato oltre 22 mila persone. Secondo l'Oms bisogna circoscrivere i 50 micro focolai che sono ancora attivi (e per questo seervirebbero un migliaio di infettivologi) e mappare tutti i possibili contatti dei nuovi casi. Il tutto, per fermare denitivamente l'epidemia, dovrebbe essere fatto prima della stagione delle piogge prevista per aprile-maggio. Intanto comunque il numero dei nuovi casi si sta rapidamente riducendo. Nell'ultima settimana sarebbero in totale 145 quelli accertati.