Non ha abbandonato il suo stile concreto neppure nell'elezione dei nuovi cardinali. Papa Francesco lascia senza porpora Torino e Venezia e "incorona" Perugia con monsignor Gualtiero Bassetti, vice presidente della Cei e chiamato, nelle scorse settimane a sostituire il cardinale Angelo Bagnasco nella Congregazione per i vescovi. Le scelte di Francesco dicono sia di un "dimagrimento" dell'eccessivo peso che l'Italia ha finora rispetto al resto del mondo, sia la fine degli automatismi tra sede diocesana cardinalizia e attribuzione della berretta. Altro segnale forte la non attribuzione di alcuna porpora ai presidenti dei Pontifici consigli, forse in vista della nuova riforma della curia.
Tra i 19 nuovi cardinali (16 elettori), che prenderanno la porpora il 22 febbraio, c'è anche il segretario di papa Giovanni XXIII, monsignor Loris Capovilla. Pur non tra gli elettori, avendo superato gli 80 anni, papa Francesco ha voluto «unire al collegio cardinalizio tre arcivescovi emeriti che si sono distinti per il loro servizio alla Santa Sede e alla Chiesa: Loris Francesco Capovilla, Fernando Sebastián Aguilar, Kelvin Edward Felix». Alcune delle altre nomine erano date per scontate: il segretario di Stato Piero Parolin (nella foto di copertina), il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Gherard Müller; il prefetto della Congregazione del clero Beniamino Stella; il segretario generale del Sinodo dei vescovi Lorenzo Baldisseri.
Provenienti da 12 Paesi diversi, i nuovi porporati disegnano la nuova geografia di Francesco: due soli porporati di diocesi europee (oltre a monsignor Bassetti, l'arcivescovo di Westminster, Vincent Nichols), 5 latinoamericani (tra cui monsignor Mario Poli, successore di Bergoglio a Buenos Aires), 2 all'Africa (monsignor Philippe Ouèdraogo, arcivescovo di Ouagadougu, in Burkina Fasu e monsignor Jean Pierre Kutwa, arcivescovo di Abidjan, in Costa d'Avorio), un canadese del Quebec, monsignor Gèrald Cyprien Lacroix.
Tra i cinque latinoamericani, oltre ai previsti Riccardo Ezzati Andrello, di Santiago del Cile, l'arcivescovo di Rio de Janeiro, Joao Orani Tempesta, e quello di Managua, Leopoldo José Brenes Solórzano, il Papa ha voluto creare anche il primo cardinale di Haiti, il presidente della conferenza episcopale, monsignor Chibly Langlois.
Tra le curiosità "italiane", monsignor Lorenzo Baldisseri, da segretario del conclave aveva ricevuto, da papa Bergoglio, il 13 marzo lo zucchetto rosso. Togliendosi il suo cardinalizio per indossare quello bianco da Papa, Bergoglio aveva esclamato dandogli in mano la berretta: «Adesso sei già mezzo cardinale».