Un drone speciale pensato apposta per scopi umanitari come, per esempio, il trasporto di medicinali o l’intervento dopo un sisma. A realizzarlo è stato un ventenne di Cinisello Balsamo (Milano), Jacopo Giambelli, neodiplomato all’Istituto aeronautico Maxwell di Milano, col pallino della robotica e del volo. Il drone è un VTOL, cioè un piccolissimo aereo capace di decollare ed atterrare verticalmente come un elicottero, ma con l’autonomia e il raggio d’azione di aereo, perciò superiore a quelli di un drone tradizionale.
“Il mio prototipo – spiega il giovanissimo progettista - unisce i vantaggi del drone e dell’aereo e, quindi, è perfetto per agire in situazioni difficili e in luoghi poco raggiungibili. E’ stato pensato per salvare vite umane o, comunque, per venire in soccorso in situazioni estreme. Potrebbe essere di grande utilità ad associazioni umanitarie, ong, operanti in scenari complicati”. Ad aiutarlo nella realizzazione dell’idea, nata come tesina di maturità, è stata l’azienda milanese ProjectEMS che progetta e fa consulenza nel settore droni, che ha supportato il giovane finanziando un anno fa la realizzazione del prototipo.
Jacopo Giambelli ( a sinistra) e Andrea Zamuner Cervi
“La capacità di carico del drone è, attualmente sotto il chilo, ma può, con le dovute modifiche arrivare facilmente al trasporto di materiali fino a 5 chili a grande velocità e per lunghe distanze, prestazioni non rintracciabili facilmente sul mercato oggi”, spiega Giambelli.
“Jacopo è una mente geniale. Il primo drone lo progettò in prima superiore. Ci sono pochi ragazzi come lui, soprattutto alla sua età. Quando ci ha contattato e ci ha chiesto di lavorare assieme al progetto VTOL, ne siamo rimasti colpiti e abbiamo subito accettato la sua richiesta”, osserva Andrea Zamuner Cervi, titolare della ProjectEMS. Ora Jacopo è partito per l’Inghilterra dove sta affinando l’uso della lingua inglese. Nei suoi progetti c’è poi l’iscrizione all’università… provate a indovinare a che facoltà? Ingegneria aerospaziale, naturalmente.