«Nella riflessione su etica ed economia occorre rimettere l’uomo al centro della valutazione del progresso della società». È stata netta la sottolineatura del cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato della Santa Sede, nell’intervento che ha pronunciato oggi a Bydgoszcz, in Polonia, per l’inaugurazione, presso la locale Università, del Centro studi Ratzinger.
L’iniziativa è stata promossa dalla Fondazione vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI, presieduta da monsignor Giuseppe Scotti, che per l’occasione ha anche organizzato una conferenza scientifica internazionale sul tema «Etica ed economia alla luce dell’insegnamento di Benedetto XVI».
Vi prenderanno parte, nella giornata di domani, illustri personalità del mondo ecclesiale, accademico ed economico, quali l’arcivescovo Mario Toso, segretario del Pontificio consiglio «Iustitia et pax», il professore Flavio Felice, docente di Dottrine economiche e politiche nella Pontificia università lateranense, e l’onorevole Giulio Tremonti. Tra economia, etica, politica, filosofia e religione, ha spiegato il cardinale Bertone, «c’è un legame decisivo». E ha dettagliato, citando l’enciclica di papa Ratzinger Caritas in veritate, che lo specifico apporto che la dottrina sociale della Chiesa può offrire in questo ambito «si fonda sulla creazione dell’uomo “a immagine di Dio”, un dato da cui discende l’inviolabile dignità della persona umana, come anche il trascendente valore delle norme naturali».
La dottrina sociale, infatti, non è «una teoria morale ulteriore rispetto alle tante già disponibili in letteratura, ma una “grammatica comune” a tutte queste, in quanto fondata su uno specifico punto di vista, quello del prendersi cura del bene umano». E dunque, ha concluso il porporato, «dignità dell’uomo e norme etiche naturali, alla luce di fede e ragione, sono i due “fari” che, nel magistero sociale e, più in generale, nel pensiero di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI illuminano la via maestra per un concreto operare nel complesso mondo odierno, offrendo una speranza affidabile all’uomo contemporaneo».