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domenica 09 febbraio 2025
 
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Il Papa in Svezia: purificare la memoria, lavorare per l'unità

31/10/2016  Francesco è a Malmö per celebrare i 500 anni della Riforma di Martin Lutero. Per la prima volta luterani e cattolici festeggiano insieme, ai livelli più alti. Questo è un viaggio importante nel campo dell'ecumenismo ha detto Bergoglio in volo da Roma. Le aperture dei luterani e dei valdesi italiani.

Lunedì 31 ottobre 2016. Papa Francesco in volo da Roma a Malmö. Foto di Annachiara Valle.
Lunedì 31 ottobre 2016. Papa Francesco in volo da Roma a Malmö. Foto di Annachiara Valle.

Malmö, Svezia
Dal nostro inviato
 

Tutto secondo programma. Anzi con un po' di anticipo Papa Francesco è partito attorno alle 8,30 ed è atterrato alle 10.40. «Questo è un viaggio importante perché è un viaggio ecclesiale, molto ecclesiale nel campo dell’ecumenismo. Il vostro lavoro aiuterà tanto a capire, affinché la gente lo capisca bene», ha detto Jorge Mario Bergoglio salutando i giornalisti al seguito del volo. Bergoglio  è apparso sorridente, i capelli appena tagliati («è per quello che mi va larga», ha scherzato portandosi le mani alla papalina).

Ora c'è attesa per i discorsi ufficiali, ma soprattutto per le due dichiarazioni congiunte che verranno pronunciate una a Lund e un'altra nell'arena di Malmö. A Lund, in particolare, papa Francesco ha già avuto modo di incontrare a Lund re Carlo XVI Gustavo e la regina Silvia.

 

Da sinistra: papa Francesco, la regina Silvia e il re Carlo XVI Gustavo. Foto: Ansa.
Da sinistra: papa Francesco, la regina Silvia e il re Carlo XVI Gustavo. Foto: Ansa.

Di certo l'evento - che segue quanto già scritto nel documento della commissione luterana-cattolica per l'unità "Dal conflitto alla comunione. La commemorazione comune luterana-cattolica della Riforma nel 2017" - non lascia indifferente il mondo protestante. In un lungo e articolato servizio, la Nev, l'agenzia di stampa della federazione delle chiese evangeliche in Italia, definisce «storico» l'appuntamento e raccoglie le opinioni di Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia («Superare i conflitti si può») e del teologo valdese Paolo Ricca.

«L’imminente incontro ecumenico nella cattedrale di Lund (Svezia), dove per la prima volta luterani e cattolici intendono commemorare insieme la Riforma protestante, è "una formidabile occasione per dare visibilità ai frutti del dialogo tra le due confessioni"», scrive in particolare la Nev. «Ne è convinto il pastore Heiner Bludau, decano della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi), per il quale lo storico appuntamento previsto lunedì 31 ottobre – proprio il giorno che ricorda l’affissione nel 1517 delle 95 tesi contro le indulgenze di Martin Lutero -, è espressione della volontà di intesa e fraternità tra la Federazione luterana mondiale (Flm) e il capo della chiesa cattolica romana, papa Francesco. “Per la prima volta nella storia si è aperta la possibilità di celebrare un Centenario in un’atmosfera di dialogo. Le chiese luterane hanno sempre celebrato i Centenari della Riforma – spiega il pastore Bludau -, e spesso lo hanno fatto in chiave anticattolica. Oggi possiamo dire che è molto più quello che ci unisce di quello che ci divide. Certo, il fatto che non sia possibile ospitarci reciprocamente alla Cena del Signore, rimane un vulnus nei rapporti tra le nostre due confessioni. Tuttavia, questa celebrazione ha un significato che va ben al di là delle nostre chiese: in un mondo oggi dilaniato da conflitti di ogni genere, sarà la dimostrazione che superare i conflitti è possibile. Sarà questa una testimonianza comune e concreta di come si riesce, certo con impegno, a trovare la via del dialogo e della pace”».

La Nev riporta anche il pensiero dei Valdesi. «La presenza del Papa a Lund, per il teologo valdese Paolo Ricca “è il riconoscimento che la Riforma è stata un evento positivo per il cristianesimo nel suo insieme. Certamente, molto dipenderà da quello che i protagonisti diranno in quella sede. Si tratta di un fatto nuovo, inedito che richiede molto coraggio da chi lo ha reso possibile. Solo le persone libere – e, a mio parere, la principale caratteristica di papa Francesco è quella di essere un uomo libero – fanno accadere cose nuove, inedite”».

Sul quotidiano Avvenire, invece, monsignor Brian Farrell, segretario del Pontificio consiglio per la promozione dell'Unità dei cristiani sottolinea i doni della Riforma e parla dei passi in avanti compiuti negli ultimi 50 anni sulla strada del dialogo.

 

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