Ryke Hamer, radiato dall’ordine dei medici tedeschi per truffa nel 1986.
Rischiano il processo per omicidio colposo nei confronti della figlia diciottenne i genitori di Eleonora Bottaro. La ragazza si è spenta lo scorso agosto a causa di una leucemia che poteva essere curata con la chemioterapia. Ma Il padre e la madre avevano deciso altrimenti per lei che all’epoca era ancora minorenne e si erano rivolti al ex medico tedesco di cui sono ancora seguaci, Ryke Hamer. L’uomo, radiato dall’ordine nel 1986 e condannato per frode, diffonde tuttora la sua teoria che tutte le malattie sono la manifestazione fisica di un trauma psicologico.
A otto mesi dalla scomparsa della ragazza, la Procura di Padova ha quindi notificato al padre e alla madre l'avviso di chiusura indagini. Indagati per omicidio colposo - ha spiegato il Procuratore Matteo Stuccilli - aggravato dalla previsione dell'evento. In sostanza avrebbero violato «l'obbligo di tutela insito nella potestà genitoriale», da un lato opponendosi alla terapia chemioterapica, osteggiata fin dal primo intervento medico, dall'altro ingenerando nella figlia «una falsa rappresentazione della realtà, sia in ordine alla gravità e mortalità della patologia da cui era affetta (leucemia linfoblastica acuta) sia con riferimento alla idoneità e adeguatezza curativa soltanto dei rimedi da essi proposti, privi di qualsiasi validità scientifica». I magistrati padovani hanno scritto che padre e madre avrebbero indotto in Eleonora «il falso convincimento che la terapia chemioterapica fosse non solo non necessaria, ma addirittura nociva», interferendo in ogni scelta medica. Il ricovero della ragazza in una clinica svizzera, avvenuto sul filo del rasoio poiché ai due genitori era stata tolta la patria potestà, ha fatto sì che la Giustizia non potesse più raggiungerla per imporre le cure adeguate.
Un caso limite, questo, che ci costringe tuttavia a segnalare quanti ciarlatani riescano facilmente a convincere le persone, spesso in situazioni di dolore, paura e prostrazione per una grave malattia, ad abbandonare l’unica via che è quella della scienza tradizionale per inseguire il sogno di cure miracolose.
Luigi Di Bella (1912, 2003), la sua terapia alternativa per il trattamento dei tumori, ritenuta inefficace in seguito a una sperimentazione, fu oggetto di grande attenzione da parte dei media tra il 1997 e il 1998.
Il clamore della cura Di Bella è ancora vivo nella storia della medicina italiana. Negli anni Novanta il medico, professore di fisiologia umana, prometteva ai malati di cancro la guarigione attraverso un cocktail di farmaci composto da ormoni e vitamine. A causa del consenso popolare che il medico riuscì a conquistare, per la “cura Di Bella” venne addirittura autorizzata, nonostante vi fossero pochi appigli scientifici, la sperimentazione. Non ci furono i risultati promessi, ma piuttosto decessi ed effetti tossici. Ritenuta ufficialmente inefficace, c’è chi ancora ne sostiene la validità.
Lo stesso Ryke Hamer che induce i pazienti sconfiggere il cancro eliminando la sua origine che è sempre un conflitto non risolto o un trauma psicologico, ha sin troppi seguaci, di cui a volte emerge un’eco in cronaca come la vicenda di Germana Durando, medico di base e omeopata, condannata dal tribunale di Torino a due anni e sei mesi per aver curato con erbe e psicologia una giovane donna, poi morta nel 2014, per un melanoma.
Ma la lista dei ciarlatani non si ferma qui. Davide Vannoni, laureato in Scienze della comunicazione e, non a caso, autore di testi di comunicazione persuasiva, presiede la Stamina Foundation attraverso la quale vende una cura per le malattie neurodegenerative. Impossibile conoscere il contenuto e la formula del trattamento su cui è mantenuto il segreto e perché non ha affrontato nessuna sperimentazione ufficiale né è stato trattato attraverso una pubblicazione scientifica. Purtroppo non è bastata a Vannoni la condanna del marzo 2015 e il divieto, chiesto da tutta la comunità scientifica internazionale, di interrompere la sua lucrosa e criminale attività. Nei giorni scorsi un nuovo arresto e l’accusa di proseguire all’estero la prescrizione della terapia.
Aveva ideato una terapia anti tumorale incentrata su una dieta a base di vitamine estratte dalle piante e clisteri di caffè il tedesco Max Gerson (scomparso nel 1959) che studiò e operò come medico e ricercatore negli Usa. Oggi suo seguace in Italia è Giuseppe Nacci che ha esercitato a Trieste secondo i suoi metodi ed è stato quindi sospeso dall’ordine dei medici. La radiazione dall’Ordine ha colpito anche la dottoressa Gabriella Mereu di Cagliari perché ha sostenuto di curare il cancro andando a individuare e colpire i conflitti interiori dei pazienti per poi guarirli con parole capaci di arrivare all’inconscio. Tullio Simoncini, infine, autore del testo “Il cancro è un fungo”, è stato radiato 11 anni. Curava il tumore con infusioni di bicarbonato di sodio.