Il sondaggio Demopolis condotto dal 7 al 9 aprile conferma la corsa a due per le europee: da una parte Matteo Renzi, in
continua crescita, dall’altra Beppe Grillo, con la sua aggressiva
campagna nei palazzetti, a metà tra spettacolo e politica. Il Pd,
rispetto alle elezioni politiche dello scorso anno, registra una
crescita di ben cinque punti percentuali e passa dal 29 al 34 per cento.
Il Movimento Cinque Stelle di Grillo otterrebbe invece il 23 per cento.
Un risultato che non si discosta da quello del febbraio 2013, ma che è
registrato nettamente in aumento nelle ultime settimane. Evidentemente
l’attacco diretto a Renzi da parte di Grillo ha premiato sui suoi
potenziali elettori. L’incertezza sulla sorte politica di Berlusconi
sembra essere alla base del crollo di Forza Italia, data al 18 per cento
dai dati dell’Istituto diretto dal professor Pietro Vento. Il cavaliere
è al minimo storico.
Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano sembra invece aver preso il
vento a favore grazie all’alleanza con l’Udc e l’azione del governo
Renzi, di cui è alleata. La Lega Nord è salita al 4 per
cento grazie alla campagna anti-europeista e l’appoggio agli
indipendentisti veneti (siamo lontani dalle punte dell’otto per cento
del passato, ma è pur sempre una percentuale che permetterebbe, con
l’Italicum, di superare la soglia di sbarramento). Fratelli d’Italia
della Meloni e la Sel di Vendola, ovvero le due ali dello schieramento
politico, si attestano entrambe al 3 per cento.