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venerdì 17 gennaio 2025
 
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Elezioni Usa: i repubblicani incoronano Trump

18/07/2016  A febbraio, quando partì la corsa delle primarie, il partito dell'elefantino si presentava con ben 17 candidati. Fra loro personaggi di spicco, come Jeb Bush (membro della dinastia che ha già dato agli Stati Uniti due presidenti), Ted Cruz e Marco Rubio. All’epoca Donald Trump pareva solo un eccentrico guastafeste...

Cleveland, la sala dove si svolge la convention del Partito repubblicano. Foto Ansa.
Cleveland, la sala dove si svolge la convention del Partito repubblicano. Foto Ansa.

In un’America traumatizzata per la nuova strage di poliziotti (questa volta compiuta a Baton Rouge, in Louisiana, dove domenica un ex marine ha ucciso 3 agenti) comincia oggi alla Quicken Loans Arena di Cleveland, in Ohio, la Convention del Partito repubblicano. È l’evento che dovrà ufficialmente nominare il candidato repubblicano per le elezioni presidenziali del prossimo 8 novembre. Di solito questo eventi sono una grande festa di partito, ma il clima di Cleveland è molto diverso. Donald Trump, l’uomo destinato a ricevere la nomination, è ancora guardato come un estraneo da un partito che il magnate di New York è riuscito a disintegrare nel giro di pochi mesi.

 A febbraio, quando partì la corsa delle primarie per la scelta dei candidati, il partito repubblicano si presentava con ben 17 candidati. Fra loro personaggi di spicco dell’establishment del partito, come Jeb Bush (membro della dinastia che ha già dato agli Stati Uniti due presidenti), Ted Cruz e Marco Rubio. All’epoca Donald Trump pareva solo un eccentrico guastafeste, abile a creare un po’ di scompiglio, ma destinato a uscire preso di scena. Invece Trump è riuscito a spazzare via, uno per uno, tutti gli avversari, da lui additati come politicanti professionisti e corrotti, incapaci di parlare alla pancia degli americani.
Così quella di Cleveland sarà una Convention strana, in cui Trump sembrerà l’elefante dentro la cristalleria. Gli ex presidenti Bush non ci saranno, altri esponenti di spicco del partito hanno inventato le scuse più inverosimili per non presentarsi a Cleveland (“devo falciare l’erba del giardino”, ha fatto sapere un senatore dell’Arizona).

Nei giorni scorsi Trump ha scelto il candidato alla vicepresidenza. Si tratta del governatore del’Indiana Mike Pence, 57 anni. Pence è stato per 13 anni alla Camera dei rappresentanti, vanta quindi quell’esperienza politica che difetta completamente a Trump. Conservatore doc, Pence è molto legato alla destra religiosa e quindi può rassicurare quella parte del partito che non considera Trump un candidato affidabile, anche dal punto di vista morale (Trump ha tre mogli e non si può certo considerare un uomo religioso, al punto che in passato ha apertamente polemizzato anche con papa Francesco).

A Cleveland l’allerta è massima per il timore di contestazioni ed episodi di violenza. Più volte, nei mesi scorsi, gli eventi elettorali di Trump hanno attirato manifestazioni di protesta che non si vedevano da tempo nella politica americana. Il sindacato di polizia ha anche chiesto al governatore dell’Ohio, John Kasich, di sospendere la legge che permette ai cittadini del’Ohio di girare armati. Il governatore ha risposto che sospendere una legge non è nei suoi poteri. La Convention si chiuderà giovedì 21 luglio.

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