Ora siamo in attesa di vedere che tipo di mamma sarà Kate.
Le sue dichiarazioni di intenti sono state sulla scia della modernità e del
desiderio di comportarsi proprio come una commoner, quale lei è, una borghese,
sicuramente benestante, ma decisa a non seguire l’etichetta riguardo la cura
dei suoi bambini anche se eredi al trono.
Cosa che è sicuramente stata impossibile per la nonna di
William, la regina Elisabetta che ha messo al mondo i suoi quattro figli tra il
1948 e il 1964 accettando o subendo la consuetudine di essere, prima che una
mamma, una sovrana, ruolo verso cui ha avuto sempre un grande senso del dovere.
Questo suo atteggiamento ha fatto sì che i suoi figli Carlo, Anna, Andrea ed
Edoardo fossero allevati nel rispetto delle tradizioni, secondo le regole della
corte, da uno stuolo di tate ed educatrici, e con genitori distanti spesso
lontani anche fisicamente.
La sua poco apprezzata nuora, Diana Spencer, si è invece
sforzata di fare la mamma. E’ stata la prima a partorire in ospedale quando sino ad allora tutti i figli
della Casa reale nascevano a Buckingham Palace. Giovanissima e piena di
buone intenzioni, con un passato da maestra d’asilo, ha sicuramente creato, a
differenza dell’algida suocera, con William e Henry avuti da Carlo nel 1982 e
nel 1984, un solido rapporto affettivo. Quando William aveva nove mesi dovendo
partire per un viaggio ufficiale in Australia e Nuova Zelanda, nonostante il
parere contrario del palazzo, Diana decise di portarlo con sé. Questo gesto
venne apprezzato e contribuì alla sua immagine di principessa dei “cuori delle persone”. Era molto presente
nell’educazione dei figli. Scelse i nomi di battesimo, alla governante reale ne
preferì una scelta da lei, selezionò la scuola dove iscriverli, l’abbigliamento
e le uscite ufficiali. Inoltre, quando poteva li accompagnava a scuola e
cercava di organizzare i suoi impegni ufficiali secondo le loro esigenze.
Adesso è il turno di Kate. All’inizio della gravidanza ha
annunciato di voler partorire naturalmente (come già fece Diana) e allattare al
seno il bambino. Ma la novità è che nel Paese dove fare la tata, o meglio la
nanny come dicono gli inglesi, è un lavoro di grande rilievo, la futura regina
ha deciso che può fare a meno di questa figura e vuole invece prendersi cura
personalmente del neonato. Ha messo al mondo l’erede al trono d'Inghilterra
nello stesso ospedale dove partorì anche la suocera ma prima ancora, insieme
alla madre Carol ha fatto “shopping pre-natale” acquistando un “cesto di Noè”
(il port enfant di vimini usato da tutte le donne inglesi per portare in giro
il neonato nelle prime settimane di vita) e una solida e moderna carrozzina. Ma
soprattutto ha dichiarato che non sarà sola ad accudire il piccolo George.
Accanto a lei il marito, il principe William, che nei progetti della
determinata e moderna Kate cambierà pannolini, se necessario darà il biberon,
coccolerà e farà addormentare il prezioso bebè.