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domenica 18 maggio 2025
 
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Benessere

Elisabetta Pellini: «Diete ferree? Seguo l’istinto»

16/01/2015  La popolare attrice ha dovuto dire addio ai latticini, per il resto mangia quanto vuole e vanta una linea perfetta. Il suo segreto per stare sempre bene è affrontare la vita con il sorriso sulle labbra, grazie anche alla sua fede.

«C'è solo una medicina in grado di curare ogni male del fisico e dell’anima, ed è il sorriso». È questo il segreto dell’attrice Elisabetta Pellini che fa della solarità una risorsa preziosa, cui attinge a trecentosessanta gradi. «Rispondo sempre in modo positivo a tutti, soprattutto a chi è mal disposto nei miei confronti». I risultati di questa cura del buon umore sono davvero notevoli e lo dimostra proprio il suo fisico. «Confesso di essere stata decisamente fortunata con la salute. Da bambina mi hanno tolto le tonsille e ho avuto la varicella, ma poi nulla più».

Una tempra d’acciaio, quindi, che purtroppo negli anni più recenti ha perso un po’ di smalto. «Tutto è iniziato in modo casuale e inatteso. A un certo punto, quando mangiavo formaggi ho iniziato ad avere brutte emicranie e ascessi cutanei».
Una noia enorme per una ragazza nata a Sorengo, in Svizzera, e cresciuta tra le colline di Varese. «A casa mia la fonduta era una presenza fissa a tavola, come anche il gorgonzola o il taleggio. Forse ne ho abusato durante l’infanzia e, a un certo punto, il corpo si è ribellato».
Dopo svariate analisi mediche, Elisabetta scopre di essere intollerante alla caseina «e così ho dovuto eliminare del tutto i latticini dalla mia alimentazione e affidarmi alle cure di un medico omeopata che mi ha prescritto alcune medicine depurative a base di tarassaco e ananas».
Disturbi di questo genere possono svilupparsi a sorpresa nel corso della vita, e non è dato per certo che possano essere debellati. «Io, infatti, un po’ mi sono rassegnata a salutare per sempre cibi come la mozzarella e il parmigiano, che erano la mia passione, mentre mia madre si ostina a cucinare come nulla fosse. Anche in questo caso, però, risolvo la questione con una risata e, con molta pazienza, le rispiego da capo che cosa sia questa intolleranza alimentare di cui soffro».

Il mangiar bene, d’altronde, è per l’attrice un altro tassello importante di quel sorriso con cui affronta la vita. «Ho imparato dai miei genitori la gioia di un buon pranzo e, per questo, non ho mai seguito diete ferree, ma esclusivamente il mio istinto. I fritti, per esempio, non li mangio solo perché non mi piacciono». La mente, d’altronde, dialoga continuamente col corpo «e lo dimostra il fatto che, all’inizio della mia carriera, cercavo di stare più attenta alla linea e invece ero più in carne di adesso. Andatevi a vedere qualche fotografia. Da quando sono tornata alla libertà assoluta in fatto di alimentazione, mi sento completamente a mio agio con me stessa».

Tutto questo non signifi ca, però, che ai fornelli si debba cucinare senza attenzione. «Al contrario, in casa abbiamo sempre evitato il più possibile cibi in scatola e pieni di conservanti e, anche ora che vivo da sola a Roma, adoro cercare nei mercatini rionali i prodotti biologici più sani». Una buona scusa anche per fare attività fi sica ogni giorno.
«Non amo correre, ma camminare è quasi vitale per me. A volte, quando gli impegni di lavoro lo permettono, attraverso la città col mio passo spedito e copro distanze che ai miei amici sembrano folli». È quindi lo sport un altro elemento del sorriso dell’artista.
«L’ho sempre praticato fi n da piccola e continuo a farlo divertendomi molto, specie se posso stare all’aria aperta». Ciclismo, windsurf, kitesurf… nulla sembra poter fermare Elisabetta.
«In realtà, mi fermo spesso, e lo faccio per ascoltare la mia parte più spirituale. In particolare ne coltivo la curiosità, quella curiosità che, da cristiana, mi ha spinto a leggere molti libri sulla religione nel mondo. Mi affascinano le altre culture perché credo che il confronto, il guardare fuori dalla fi nestra, sia il modo migliore per comprendere le proprie radici».
E la fede fa parte delle radici della Pellini, avendo studiato fin dall’infanzia dalle suore e avendo ricevuto tutti i sacramenti fino alla cresima. «Mi manca il matrimonio ma proprio perché ne ho un grande rispetto. Ho l’esempio dei miei genitori che si sono amati tanto e che hanno costruito una famiglia sul loro sentimento, per cui trovo impossibile sposarmi con leggerezza o solo perché dovrebbe essere il momento in cui lo impone la vita. Quando arriverà l’uomo giusto per me non avrò difficoltà ad aprirmi in tal senso, dovessi anche avere ottant’anni».

Ha le idee chiare la showgirl, anche sul ruolo della Chiesa coi fedeli. «Deve dare costantemente il buon esempio e, per questa ragione, sono una vera fan di papa Francesco. La sua semplicità, che non nasconde, ma anzi racconta volentieri ai media, sta riavvicinando tante persone che si erano un po’ perse. Ha una comunicativa straordinaria e ogni sua scelta è perfettamente coerente con l’importante ruolo che ricopre». Forse anche per questo motivo Elisabetta è andata, qualche settimana fa, allo stadio Olimpico ad assistere alla partita della Pace.
«È stata una serata bellissima, di quelle che dovrebbero replicare più spesso perché arrivano dritte al cuore di tutti quei ragazzi giovani che stanno vivendo anni diffi cili e pieni di confusione». Ci prova anche lei ad arrivare al cuore del suo pubblico e, come dimostra il successo delle fi ction Un medico in Famiglia e Le tre rose di Eva, i risultati sono ottimi. «Ma io non mi accontento mai, lavoro costantemente su di me». Inseguendo quale obiettivo? «Mi piacerebbe poter controllare sempre di più la mia emotività, che rischia a volte di trasformarmi nella mia peggior nemica, e, soprattutto, mi piacerebbe essere sempre più equilibrata per trovare la felicità anche nelle piccole cose». Propositi di vita importanti per una ragazza apparentemente fragile e timida che, però, sa bene da dove trarre la forza per realizzarli. Proprio da quel sorriso che fa da leitmotiv alla sua intensa e luminosa presenza nel mondo.
Quel sorriso che il pubblico italiano conosce molto bene.

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