«C'è solo una medicina in
grado di curare ogni male
del fisico e dell’anima,
ed è il sorriso». È questo
il segreto dell’attrice Elisabetta Pellini che
fa della solarità una risorsa preziosa, cui attinge
a trecentosessanta gradi. «Rispondo
sempre in modo positivo a tutti, soprattutto
a chi è mal disposto nei miei confronti». I
risultati di questa cura del buon umore sono
davvero notevoli e lo dimostra proprio il
suo fisico. «Confesso di essere stata decisamente
fortunata con la salute. Da bambina
mi hanno tolto le tonsille e ho avuto la varicella,
ma poi nulla più».
Una tempra d’acciaio, quindi, che purtroppo
negli anni più recenti ha perso un
po’ di smalto. «Tutto è iniziato in modo casuale
e inatteso. A un certo punto, quando
mangiavo formaggi ho iniziato ad avere
brutte emicranie e ascessi cutanei».
Una
noia enorme per una ragazza nata a Sorengo,
in Svizzera, e cresciuta tra le colline di
Varese. «A casa mia la fonduta era una presenza
fissa a tavola, come anche il gorgonzola
o il taleggio. Forse ne ho abusato durante
l’infanzia e, a un certo punto, il corpo
si è ribellato».
Dopo svariate analisi mediche,
Elisabetta scopre di essere intollerante
alla caseina «e così ho dovuto eliminare
del tutto i latticini dalla mia alimentazione
e affidarmi alle cure di un medico omeopata
che mi ha prescritto alcune medicine depurative
a base di tarassaco e ananas».
Disturbi di questo genere possono svilupparsi
a sorpresa nel corso della vita, e
non è dato per certo che possano essere
debellati. «Io, infatti, un po’ mi sono rassegnata
a salutare per sempre cibi come
la mozzarella e il parmigiano, che erano la
mia passione, mentre mia madre si ostina
a cucinare come nulla fosse. Anche in questo
caso, però, risolvo la questione con una
risata e, con molta pazienza, le rispiego da
capo che cosa sia questa intolleranza alimentare
di cui soffro».
Il mangiar bene, d’altronde, è per l’attrice
un altro tassello importante di quel sorriso
con cui affronta la vita. «Ho imparato
dai miei genitori la gioia di un buon pranzo
e, per questo, non ho mai seguito diete ferree,
ma esclusivamente il mio istinto. I fritti,
per esempio, non li mangio solo perché
non mi piacciono». La mente, d’altronde,
dialoga continuamente col corpo «e lo dimostra
il fatto che, all’inizio della mia carriera,
cercavo di stare più attenta alla linea
e invece ero più in carne di adesso. Andatevi
a vedere qualche fotografia. Da quando
sono tornata alla libertà assoluta in fatto di alimentazione, mi sento completamente
a mio agio con me stessa».
Tutto questo non signifi ca, però, che
ai fornelli si debba cucinare senza attenzione.
«Al contrario, in casa abbiamo
sempre evitato il più possibile cibi
in scatola e pieni di conservanti e, anche
ora che vivo da sola a Roma, adoro
cercare nei mercatini rionali i prodotti
biologici più sani». Una buona scusa
anche per fare attività fi sica ogni giorno.
«Non amo correre, ma camminare
è quasi vitale per me. A volte,
quando gli impegni di lavoro
lo permettono, attraverso la città
col mio passo spedito e copro
distanze che ai miei amici sembrano
folli». È quindi lo sport
un altro elemento del sorriso
dell’artista.
«L’ho sempre praticato
fi n da piccola e continuo
a farlo divertendomi molto,
specie se posso stare all’aria
aperta». Ciclismo, windsurf, kitesurf…
nulla sembra poter fermare
Elisabetta.
«In realtà, mi fermo
spesso, e lo faccio per ascoltare la mia
parte più spirituale. In particolare ne
coltivo la curiosità, quella curiosità che,
da cristiana, mi ha spinto a leggere molti
libri sulla religione nel mondo. Mi affascinano
le altre culture perché credo
che il confronto, il guardare fuori dalla
fi nestra, sia il modo migliore per comprendere
le proprie radici».
E la fede
fa parte delle radici della Pellini, avendo
studiato fin dall’infanzia dalle suore
e avendo ricevuto tutti i sacramenti fino alla cresima. «Mi manca il matrimonio
ma proprio perché ne ho un grande
rispetto. Ho l’esempio dei miei genitori
che si sono amati tanto e che hanno costruito
una famiglia sul loro sentimento,
per cui trovo impossibile sposarmi con
leggerezza o solo perché dovrebbe essere
il momento in cui lo impone la vita.
Quando arriverà l’uomo giusto per me
non avrò difficoltà ad aprirmi in tal senso,
dovessi anche avere ottant’anni».
Ha le idee chiare la showgirl, anche sul ruolo della Chiesa coi fedeli. «Deve
dare costantemente il buon esempio e,
per questa ragione, sono una vera fan di
papa Francesco. La sua semplicità, che
non nasconde, ma anzi racconta volentieri
ai media, sta riavvicinando tante
persone che si erano un po’ perse. Ha
una comunicativa straordinaria e ogni
sua scelta è perfettamente coerente con
l’importante ruolo che ricopre».
Forse anche per questo motivo Elisabetta
è andata, qualche settimana
fa, allo stadio Olimpico ad assistere alla
partita della Pace.
«È stata una serata
bellissima, di quelle che dovrebbero replicare
più spesso perché arrivano dritte
al cuore di tutti quei ragazzi giovani
che stanno vivendo anni diffi cili e pieni
di confusione».
Ci prova anche lei ad arrivare al cuore
del suo pubblico e, come dimostra il
successo delle fi ction Un medico in Famiglia
e Le tre rose di Eva, i risultati sono
ottimi. «Ma io non mi accontento mai,
lavoro costantemente su di me». Inseguendo
quale obiettivo? «Mi piacerebbe
poter controllare sempre di più la mia
emotività, che rischia a volte di trasformarmi
nella mia peggior nemica, e, soprattutto,
mi piacerebbe essere sempre
più equilibrata per trovare la felicità anche
nelle piccole cose».
Propositi di vita importanti per una
ragazza apparentemente fragile e timida
che, però, sa bene da dove trarre la
forza per realizzarli. Proprio da quel
sorriso che fa da leitmotiv alla sua intensa
e luminosa presenza nel mondo.
Quel sorriso che il pubblico italiano conosce
molto bene.