Dal nostro inviato a bordo della Life support di Emergency
“All Emergency staff, all Emergency staff, mission completed”. Sono le 10 e 42 di lunedì 4 novembre quando la voce di Jonathan Nanì La Torre annuncia ufficialmente la conclusione della 25a missione di ricerca e soccorso della Life Support, la nave di Emergency. La missione si chiude con lo sbarco a terra dell’ultima delle 72 persone soccorse in mare, in due diverse operazioni, il 31 ottobre.
La Life Support, comandata da Domenico Pugliese, è entrata nel porto di Livorno alle 7 del mattino. La scortavano una imbarcazione della Guardia di Finanza e un’altra della Guardia Costiera. Dopo l’attracco alla banchina sono saliti a bordo funzionari della polizia, del 118 e della Croce Rossa. Il primo a scendere dalla nave è stato un ragazzo del Niger con febbre e problemi respiratori. Poi sono scesi tutti gli altri. Uomini, donne, ragazze e ragazzi, anche un gruppo di minori non accompagnati. Commoventi i saluti e gli abbracci fra le persone salvate e i soccorritori di Emergency.
Abbiamo trovato queste persone in mezzo al Mediterraneo, nelle acque internazionali della zona Sar maltese, su imbarcazioni rudimentali, con i motori fuori uso, che imbarcavano acqua. Per fortuna il mare era calmo e la temperatura mite, ma quanto avrebbero potuto resistere in quelle condizioni?
I 72 naufraghi, di cui 14 donne, 4 minori accompagnati e 7 minori che viaggiano da soli, erano partiti dalle coste libiche e provengono da Bangladesh, Egitto, Nigeria, Niger, Pakistan, Palestina e Siria Paesi colpiti da violenze, instabilità politica, povertà e crisi climatica.
“Dopo più di tre giorni di navigazione siamo arrivati a Livorno per lo sbarco delle persone soccorse, operazione che si è svolta regolarmente e in collaborazione con le autorità locali – afferma Domenico Pugliese, comandante della Life Support di EMERGENCY -. Sconcerta sapere che proprio in questi stessi giorni il governo abbia deciso di proseguire sulla strada del Protocollo di intesa con l’Albania e dell’esternalizzazione delle frontiere, senza neanche attendere il pronunciamento della Corte di giustizia europea. Ai 72 naufraghi che oggi finalmente sono potuti scendere a terra auguriamo tutto il meglio, mentre noi ci prepareremo per la prossima missione.”
La nave Sar di EMERGENCY ha sinora soccorso 2.293 persone nel Mediterraneo centrale.