«La nazione è onorata per l’inizio della storica visita di papa Francesco». Lo sceicco Mohamed bin Zayed ha accolto il Pontefice con moltissime aspettative. Tutte le prime pagine dei giornali hanno la foto dello storico incontro e aprono sottolineando la «pioggia gentile» che ha accompagnato l’arrivo di Bergoglio. La pioggia qui, lo aveva già sottolineato il Papa a bordo dell’aereo che lo conduceva ad Abu Dhabi, è segno di benedizione. «Io sto visitando gli emirati arabi come un fratello», ha spiegato il Pontefice che si avvia a compiere «i suoi passi primi nella penisola arabica con un messaggio di pace e tolleranza», scrive il Gulf News, uno dei tre quotidiani in lingua inglese della Nazione.
«Fa di me un canale di pace», con la grande foto di Francesco, è lo slogan scelto dagli Emirati per questa visita. E Aleithad, che in lingua araba vuol dire “Unione”, celebra la visita come l’occasione per rilanciare il Paese come «faro di tolleranza». «Il Golfo, sotto l’eredità di Zayed e la guida di Khalifa sarà per sempre il Paese della moderazione e della convivenza», è la certezza del quotidiano in lingua araba Al-calige, il Golfo.
In pubblico si moltiplicano gli onori, ma anche in privato la visita di Francesco è salutata come una apertura straordinaria che dimostra «che l’incontro con l’islam moderato e progressista permette di non tornare più indietro e che il mondo è un posto più sicuro se ci si affida al dialogo interreligioso».
Gli onori con cui il Papa è stato accolto nel palazzo presidenziale, disteso su un’aerea di 150 ettari e ampio 160 mila metri quadrati, la dice lunga sulle attese che gli Emirati ripongono in questo viaggio. Lo sceicco Mohanned bin Rashid Al Maktoum, vice presidente e primo ministro degli Emirati arabi uniti, nonché Emiro di Dubai, ha subito dichiarato: «La tolleranza è un tratto distintivo delle società intellettualmente progredite, uno strumento di sviluppo culturale, una garanzia di stabilità e prosperità delle nazioni. Nel 2019, che abbiamo dichiarato “Anno della tolleranza” cercheremo di rafforzare questi principi e la visita di Sua Santità Papa Francesco sarà un’occasione per promuovere questa tolleranza in tutto il mondo».
Dal canto suo, il principe ereditario, lo sceicco
Mohammed bin Zayed Al Nahyan ha aggiunto che «rafforzando i valori umani universali si consente alla comunità di lavorare non solo per servire i propri interessi e difendere la patria, ma anche per garantire il futuro delle nuove generazioni».