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domenica 06 ottobre 2024
 
Ambiente
 

Energia rinnovabile. In campo anche la Cei

27/05/2024  Pubblicato un Vademecum con le istruzioni sulle Comunità energetiche, frutto del lavoro di un Tavolo tecnico della Conferenza episcopale

«Uno strumento che aiuterà a combattere la povertà energetica e a costruire un futuro sostenibile per tutti». Il Vademecum sulle comunità energetiche (Cer), preparato da un tavolo tecnico della Conferenza episcopale italiana con gli aspetti pragmatici, etici ed economico-giuridici, è una sorta di road map per le parrocchie e gli enti religiosi per favorire un uso più solidale delle risorse ambientali. Il ministro Pichetto Fratin durante la presentazione del testo ha ringraziato la Cei per questo contributo alle Cer che vogliono essere «non un semplice esperimento ma un'esperienza di produzione e autoconsumo» che vuole «raggiungere, anche con l'impegno della Cei, tutta una serie di borghi nei quali il servizio pubblico civile è sempre stato un tutt' uno con la parte religiosa». Dal canto suo il presidente della Cei Matteo Zuppi ha aggiunto che occorre partire da tre parole chiave: comunità, povertà energetica e transizione ecologica. «La prima è l base di tutto perché senza comunità non si parte neppure. La seconda ricorda che si vuole includere tutti, particolarmente coloro che vivono in condizione di insufficienza. La terza parola esprime una preoccupazione che c'è sempre stata nella Chiesa, ma che è stata sottolineata ancora di più da papa Francesco, per la “casa comune” verso la quale dobbiamo provare a fare una manutenzione più intelligente perché altrimenti la roviniamo definitivamente».

Attraverso il Vademecum la Chiesa italiana dà un valido contributo, ha insistito Paolo Arrigoni, presidente del Gestore dei servizi energetici (Gse), «stimolando famiglie, piccole e medie imprese, enti territoriali, del Terzo settore e religiosi ad essere protagonisti nella transizione energetica secondo una logica che dal basso va verso l'alto». Ma soprattutto, ha concluso il cardinale, favorendo «un dibattito costruttivo all'interno delle nostre comunità in merito a che cosa possiamo fare per uno sviluppo più sostenibile e un uso più solidale delle risorse ambientali».

 
 
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