Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 04 ottobre 2024
 
 

Enzo Bianchi: «Tenacia e coraggio: l'ecumenismo concreto del Papa»

05/02/2016  Il priore della comunità monastica di Bose fa il punto sul cammino ecumenico delle Chiese cristiane in vista dell'incontro tra il Santo Padre e il Patriarca di Mosca, il primo nella storia.

E' importante innanzitutto perché è storico. E' la prima volta che accade dopo secoli di incomprensioni, di lotte, di sangue. E' importante, poi,  perché avviene in obbedienza all'Evangelo di Cristo, in un contesto in cui Roma e Mosca sollecitano preghiere al Signore che ha supplicato i suoi discepoli di cercare, vivere, custodire l'unità, che solo in Dio trova compimento e sigillo.Ed è importante infine perché diventa modello da seguire: è frutto di un dialogo perseguito con santa testardaggine ed accettato con evangelica umiltà. 

Già Roncalli e Montini sognavano in cuor loro di poter arrivare a un abbraccio fraterno con il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie. Con Giovanni XXIII e Paolo VI, però, i tempi non erano maturi. C'era la Guerra fredda. Il mondo era diviso in due. Un Muro attraversava l'Europa.  Montini abbracciò il Patriarca Atenagora: Roma e Costantinopoli tornarono a parlarsi. Ma Mosca rimaneva ancora fredda. E distante. Giovanni Paolo II andò a un passo dal grande evento: attorno al 2000 sembrava possibile un incontro in terreno neutro, nel monastero benedettino ungherese di Pannonhalma. Prevalsero i timori e le remore. Un Papa polacco non era particolarmente amato in Russia. E poi c'era l'irrisolto problema dei cattolici di rito bizantino, presenti in particolar modo in Ucraina, ovvero dei cristiani che dalla separazione conseguente allo scisma d’Oriente erano tornati a unirsi a Roma.

Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose. Foto Ansa.
Enzo Bianchi, priore della comunità monastica di Bose. Foto Ansa.

Con Joseph Ratzinger è come se si fosse trattenuto il respiro. Bergoglio ci ha messo del suo. Una convinzione testarda, in primo luogo. Non ha dato tregua a Kirill. Pochi mesi fa è tornato a bussare alla sua porta: ci vediamo quando vuoi, dove vuoi, come vuoi. Così sarà. L'incontro è  frutto dell'ecumenismo concreto di  Francesco che si nutre, sì, di profondità evangelica, ma che non usa l'affidamento allo Spirito come alibi per non muovere un passo , qui, sulla terra. 

Il fatto che l'incontro tra il Papa e il Patriarca avvenga ben prima dell'annunciato Concilio panortodosso non legittima l'ipotesi che Mosca voglia ipotecare la leadership  del cammino delle chiese d'Oriente.  Temi e modalità d'incontro sono stati concordati. All'abbraccio tra il Papa di Roma e il Patriarca di Costantinopoli si aggiungerà quello tra il Papa e il Patriarca di Mosca. Non può che far del bene all'intera cristianità. Un passo avanti. Per tutti.   


I vostri commenti
3

Stai visualizzando  dei 3 commenti

    Vedi altri 20 commenti
    Policy sulla pubblicazione dei commenti
    I commenti del sito di Famiglia Cristiana sono premoderati. E non saranno pubblicati qualora:

    • - contengano contenuti ingiuriosi, calunniosi, pornografici verso le persone di cui si parla
    • - siano discriminatori o incitino alla violenza in termini razziali, di genere, di religione, di disabilità
    • - contengano offese all’autore di un articolo o alla testata in generale
    • - la firma sia palesemente una appropriazione di identità altrui (personaggi famosi o di Chiesa)
    • - quando sia offensivo o irrispettoso di un altro lettore o di un suo commento

    Ogni commento lascia la responsabilità individuale in capo a chi lo ha esteso. L’editore si riserva il diritto di cancellare i messaggi che, anche in seguito a una prima pubblicazione, appaiano  - a suo insindacabile giudizio - inaccettabili per la linea editoriale del sito o lesivi della dignità delle persone.
     
     
    Pubblicità
    Edicola San Paolo