Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
venerdì 16 maggio 2025
 
Il Teologo
 

«Eppure il serpente ha solo aperto gli occhi all’uomo...»

18/12/2019 

SARA - Perché il serpente della Creazione è considerato il maligno se ha solo aperto gli occhi ad Adamo ed Eva? Perché Dio voleva tener loro nascosta la verità? Non è che Dio è il dio cattivo e Satana il dio buono?

«Sarete come Dio!» è la suggestione che propone il serpente ai nostri progenitori. Tale invito può costituire una tentazione nel momento in cui venga interpretato nel senso che la trasgressione al comando divino di mangiare il frutto dell’albero sia intesa come potere assoluto sul bene e sul male, sulla vita e sulla morte, andando oltre i limiti dell’essere creatura. Al contrario, potrebbe anche trattarsi di un autentico desiderio di “partecipare alla vita divina”, quale Cristo ci propone. Essere come Dio, infatti, non significa poter compiere il male, in quanto Egli agisce in corrispondenza con il suo essere che è amore, per cui la possibilità che abbiamo di uniformarci a Lui passa attraverso la capacità di amare incondizionatamente, come Lui. Né possiamo considerare la conoscenza in sé un male, in quanto i progenitori sapevano cosa è bene e cosa è male, piuttosto, siccome nella Bibbia conoscenza è sinonimo di esperienza, con il peccato hanno esperito il male e ci hanno trasmesso questo frutto del loro agire. Dio, quindi, non intendeva tenere nascosti i confini del bene e del male agli uomini, ma custodire l’umanità dalla potenza che si sarebbe sprigionata dal peccato. Sappiamo, infatti, che quando l’uomo si fa Dio e intende la partecipazione alla vita divina cui è chiamato come esclusione del limite, è capace di generare violenza e ingiustizia inaudite. E, come l’uomo, Satana non è Dio, quindi non può tutto e al suo potere si può contrapporre la forza della grazia e dell’Evangelo, che è la potenza dell’amore.

WhatsApp logo
Segui il nostro canale WhatsApp
Notizie di valore, nessuno spam.
ISCRIVITI
Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo