«Oggi pomeriggio, insieme con i collaboratori della Curia Romana, inizieremo gli Esercizi spirituali. Portiamo nella nostra preghiera tutte le necessità della Chiesa e della famiglia umana. E anche voi, per favore, pregate per noi».
Sono le parole con cui papa Francesco al termine dell'Angelus di domenica, ha annuncito gli Esercizi di Quaresima della Curia Romana che anche quest'anno, a causa del protrarsi della pandemia, non si terranno alla Casa del Divin Maestro di Ariccia, fondata dal beato Giacomo Alberione, bensì in forma privata, ciascuno per proprio conto, in Vaticano. Fino al termine, venerdì prossimo, 11 marzo, saranno sospesi gli impegni del Pontefice e le udienze, compresa quella generale del mercoledì. Per il secondo anno consecutivo, la pandemia ha condizionato il tradizionale ritiro del Pontefice con la Curia romana.
Il 20 gennaio scorso la Sala Stampa vaticana faceva sapere che, a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid, non sarebbe stato possibile «vivere comunitariamente gli Esercizi presso la Casa Divin Maestro in Ariccia». Gli Esercizi spirituali si svolgono, tradizionalmente, durante la prima settimana di Quaresima e sono un tempo di preghiera e riflessione sulla Parola di Dio.
Nel 2019 il tema scelto era“La città dagli ardenti desideri per sguardi e gesti pasquali nella vita del mondo” e furono guidati da padre Bernardo Francesco Maria Gianni, abate di San Miniato al Monte-Monaci Benedettini di Monte Oliveto.