Mio figlio ha 15 mesi, l’ho sempre allattato io da quando è nato. Ora dovrei però interrompere perché io e mio marito desideriamo avere un altro figlio. Alla sola idea di smettere di allattarlo mi sento travolta dalla tristezza e mi sembra di fare un torto a un piccolino che di certo non si merita un’interruzione tanto brusca di qualcosa che gli fa bene e gli fornisce nutrimento sia sul piano fisico che emotivo. Così mi trovo costantemente sospesa tra ciò che vorrei fare e ciò che sarebbe giusto fare. C’è un modo in cui io posso spiegare tutto questo al mio bambino, senza che soffra troppo? CAROLA
— Gentile Carola, a un bambino di 15 mesi non si può spiegare con le parole quasi niente. Certo gli si possono dire molte cose, ma la sua mente afferrerà più il “come” che il “cosa” di ciò che gli viene spiegato. I bambini sono molto bravi a “sentire” ciò che muove le nostre intenzioni più che a comprendere che cosa vorremmo far loro capire e sapere con le nostre spiegazioni. Ti consiglio, allora, di fare di tutto per vivere – tu e il tuo bambino – questo passaggio con la massima serenità. E soprattutto insieme. Solo tu sai esattamente perché vuoi sospendere l’allattamento.
A te il motivo è chiaro, per lui è incomprensibile. Però il motivo che sta dietro la sua scelta è bellissimo e – se tutto andrà come sperate – darà anche a lui la gioia di vivere con un fratello/sorella al proprio fianco. Vivi allora con serenità questo passaggio di crescita del tuo bambino, sentendo che non gli stai togliendo nulla. Anzi, vivilo con la consapevolezza che tu e tuo marito state provando a mettere nella sua vita una nuova presenza, che sarà “per sempre”.
Se tu vivi dentro di te la bellezza che è implicita in questo desiderio, non avrai motivi per rammaricarti dell’interruzione/ riduzione dell’allattamento. Il tuo bambino all’inizio mostrerà di voler proseguire con qualcosa che è con lui fin dalla nascita. Ma poi, velocemente, si abituerà al cambiamento, come succede alla maggioranza dei bambini della sua età. In questo passaggio, insieme affronterete una sofferenza tollerabile che nasconde – al proprio interno – una grande opportunità. In fin dei conti, diventare grande e crescere implica anche imparare a tollerare un dolore non demandabile.
Troppe volte noi genitori vorremmo evitare ai nostri figli la sperimentazione di qualsiasi forma di disagio, frustrazione, dolore. Ma non è in questo modo che si diventa grandi. Cerca di vedere in questo passaggio di crescita per il tuo bambino non solo ciò che gli viene tolto, ma anche l’opportunità di affrontare una “perdita” che porterà con sé anche molte opportunità. Diventare grandi non significa – quasi mai – scegliere la strada che è più agevole e in discesa. E questo noi genitori lo sappiamo molto bene. Aiutiamo anche i nostri figli a impararlo