VERO...
Eczemi o asma predispongono al problema.
Vero. Solitamente, l’esordio dell’asma è preceduto in età infantile dalla dermatite atopica, che può regredire durante l’adolescenza oppure persistere per tutta la vita. Questa manifestazione cutanea infatti indica la predisposizione ad altre problematiche reattive-allergiche a carico di vari organi e apparati, fra cui l’asma appunto oppure le reazioni avverse agli alimenti. Al momento, l’unico modo per interrompere questa catena è l’immunoterapia.
Esiste una familiarità nello sviluppo delle allergie.
Vero. Un bambino con la mamma allergica ha il 60 per cento di probabilità di diventarlo a propria volta, percentuale che scende al 40 per cento se l’allergico di casa è il papà. Viene da sé che, quando il problema riguarda entrambi i genitori, esiste pressoché la certezza di svilupparlo prima o poi.
Si può essere allergici anche a frutta e verdura.
Vero. La reazione avversa può riguardare uno specifico alimento di origine vegetale oppure i pollini, che con frutta e verdura condividono particolari proteine dall’elevato potere allergenico. Nel secondo caso, fra le reattività crociate più frequenti c’è senza dubbio quella tra mela, nocciola e polline di betulla, ma le combinazioni sono infinite, per cui è necessaria la visita di un allergologo.
Chi soffre di un’allergia alimentare può essere ipersensibile anche ai cosmetici.
Vero. I soggetti che manifestano allergie alimentari possono sviluppare ipersensibilità anche verso altre sostanze, fra cui quelle contenute nei cosmetici (nichel, parabeni, profumi, conservanti). Di norma, i sintomi sono rappresentati da una dermatite da contatto, con la comparsa di rossore, prurito ed eczema.
...O FALSO?
Chi è allergico a un alimento sin da bambino dovrà farne a meno per tutta la vita.
Falso. Soprattutto nei primi 25 anni, il sistema immunitario si modifica sensibilmente e, con esso, possono variare anche le risposte agli allergeni. Lo stesso cambiamento può avvenire anche nei principali periodi di cambiamento ormonale, come la gravidanza o la menopausa.
Esiste un vaccino specifico.
Falso. Per gli alimenti, non esiste al momento un trattamento immunoterapico specifico da poter usare nella pratica clinica. Detto ciò, nel caso di un’allergia crociata con i pollini, si può valutare con il medico un vaccino, più propriamente detto “AIT allergen immunotherapy ”, che consiste nella somministrazione di quantità crescenti dell’allergene con preparati standardizzati.
Esistono cure naturali per contrastare il problema.
Falso. Soprattutto nel campo dell’omeopatia, è fondamentale astenersi dal fai-da-te. Questi prodotti infatti non rispondono alle normative italiana ed europea relative al controllo qualitativo di produzione: ad esempio, non devono riportare in etichetta l’elenco completo degli ingredienti e neppure devono rispondere a norme igienico-sanitarie che escludono la contaminazione con determinate sostanze durante la produzione.
L’uso regolare di probiotici previene le allergie.
Falso. Non esistono evidenze scientifiche che lo dimostrino. Alcuni studi hanno indicato un’azione sinergica con l’AIT o con il trattamento farmacologico, altri hanno mostrato risultati incoraggianti in relazione all’assunzione durante la gravidanza per diminuire nel nascituro il rischio di sviluppare asma bronchiale. Non si tratta, però, di risultati conclusivi.