l'incendio visto da Mestre
Un’esplosione al Petrolchimico di Marghera, stamattina, ha causato uno spaventoso incendio non ancora completamente spento dai vigili del fuoco. L’incidente ha coinvolto due operai, rimasti gravemente ustionati dalle fiamme, e altri due feriti in modo più lieve.
Un'alta colonna di fumo si è levata in cielo dalle 10,30 ed è rimasta ben visibile per un’ora sia dalla laguna che dalla terraferma. Lo scoppio pare sia stato causato dall’esplosione di un serbatoio della ditta di prodotti chimici 3V Sigma Spa, nell’impianto di acetone.
La viabilità è stata chiusa nel raggio di un chilometro e mezzo. I due feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Padova e Verona. Sul posto sono all’opera 8 squadre a terra dei Vigili del fuoco e il nucleo nbcr (Nucleare Biologico Chimico Radiologico).
Scattato il piano di emergenza esterno per la possibile dispersione nell’ambiente di sostanze chimiche. il Comune di Venezia ha invitato i cittadini a chiudere le finestre degli edifici per precauzione. “L’Arpav sta facendo indagini a tutto campo per verificare le sostanze che stanno bruciando”, ha dichiarato l’assessore del Veneto alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin. “È possibile che si tratti di acetone, ma è una notizia non ufficiale e non verificata. Non escludiamo la possibilità di altre esplosioni”. La circolazione ferroviaria nella stazione di Venezia-Mestre è stata sospesa. E’ l’ennesimo incidente che coinvolge l’area industriale del Petrolchimico e che riapre la questione sicurezza degli impianti chimici.