Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
lunedì 20 gennaio 2025
 
 

Essere dislessici oggi a scuola

21/11/2013  Con la legge 8 ottobre 2010 n. 170 si sono fissati i criteri per la tutela di tutti coloro che si trovano a dover convivere con la dislessia. La legge ha “riconosciuto” la dislessia , la disgrafia, la discalculia e la disortografia come disturbi specifici di apprendimento che si presentano in soggetti con capacità cognitive adeguate, ma che costituiscono una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.

Cosa vuol dire essere dislessico oggi? Vuol dire sicuramente, anche se faticosamente, veder riconosciuto un disturbo che, fino a pochi anni fa, da molti veniva confuso quando andava bene con la svogliatezza , pigrizia e negligenza o con la poca intelligenza nella peggiore delle ipotesi. Con la legge 8 ottobre 2010 n. 170 si è finalmente fatto un po’ di ordine e fissato dei criteri per la tutela di tutti coloro che si trovino a dover convivere con questa difficoltà. Infatti la legge ha “riconosciuto” la dislessia , la disgrafia, la discalculia e la disortografia come disturbi specifici di apprendimento che si presentano in soggetti con capacità cognitive adeguate, ma che costituiscono una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. In modo particolare la scuola è il luogo dove maggiormente queste limitazioni emergono .

Per facilitare il percorso di questi bambini e adolescenti, ma anche degli studenti universitari, sono stati riconosciuti alcuni strumenti di compensazione importanti per lo svolgimento del loro lavoro. Nell’area della scrittura si potrà utilizzare il computer con correttore ortografico e sintesi vocale per la rilettura e per velocizzare i tempi di scrittura ottenendo testi più corretti; nella scuola superiore o all’università potrà essere utile l’utilizzo del registratore per prendere appunti, nella scuola media o superiore dare la possibilità di utilizzare mappe o schemi sarà utile nell’attività di produzione per la costruzione del testo.
Nell’ area del calcolo il primo strumento messo a disposizione sarà la calcolatrice , ma saranno anche consentiti, a seconda della gravità del disturbo, la tavola pitagorica e utile potrebbe risultare la costruzione di un formulario personalizzato.
Per le lingue straniere, dove spesso il disturbo si manifesta con maggior intensità, oltre all’utilizzo del computer con correttore automatico si potrà utilizzare il dizionario digitale, formulari ,tabelle e mappe per la memoria.

Ma oltre a questi strumenti, che possono aiutare a compensare il disturbo, come un paio di occhiali che ci aiutano a vedere meglio se siamo miopi o presbiti, si possono attuare anche alcune misure dispensative sempre previste dalla legge. Visto che la dislessia compromette la velocità di esecuzione dei compiti si possono prevedere per questi studenti tempi aggiuntivi durante le verifiche ( il decreto n. 5669 art6. comma 8 prevede fino al 30% di tempo in più), ma anche una “riduzione del carico di lavoro” con una migliore distribuzione e una diversa quantità di studio a casa. Per la scuola superiore si può prevedere la programmazione di interrogazioni in modo da poter organizzare al meglio il proprio tempo di lavoro.

Una raccomandazione infine molto importante è quella di evitare nel corso della stessa mattinata di programmare più verifiche ed interrogazioni che quasi certamente il nostro studente Dsa non riuscirà a sostenere al massimo delle sue capacità.

Ciò che però resta il punto più importante è quello di creare in classe un clima accogliente ed inclusivo che tenga conto dei bisogni educativi di ogni studente Dsa e non.

Segui il Giubileo 2025 con Famiglia Cristiana
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo