Gli artisti del Rigoletto messo in scena a Macerata ringraziano il pubblico
La
lirica sotto le stelle piace, diverte, commuove, entusiasma. La
stagione estiva dell'Arena di Verona, dello Sferisterio di Macerata e
delle Terme di Caracalla a Roma registra un successo di pubblico e di
incassi. Complice il clima caldo (con sottofondo di cicale), ma
grazie soprattutto alla qualità degli spettacoli, gli spalti delle
arene estive hanno spesso registrato il “tutto esaurito”.
La
stagione estiva del Teatro dell'Opera di Roma, fra i ruderi
maestosi e i pini imponenti delle Terme di Caracalla, ha presentato
un festival pucciniano con tre sommi capolavori come Turandot,
Madama Butterfly e La Bohème, ma anche un recital di
danza con Roberto Bolle e i concerti di grandi nomi della
musica come Bob Dylan, Elton John e Ludovico
Einaudi. Il bilancio delle 29 serate di spettacoli riempie di
soddisfazione il sovrintendente Carlo Fuortes: 72.100
spettatori, un incasso di 3 milioni e 700 mila euro. Rispetto al 2014
significa un 60,3 per cento in più nella vendita dei biglietti e un
aumento di oltre 15.000 spettatori. “Quello che a mio avviso conta
non sono solamente i numeri”, dice Fuortes, “ma l'alto gradimento
del pubblico verso gli spettacoli con allestimenti innovativi e non
scontati, tra tutti la Madama Butterfly, incastonati nella meraviglia
delle Terme, un monumento che riesce ad amplificare la bellezza di
ogni spettacolo”.
Grande
soddisfazione anche a Macerata, la cittadina delle Marche che ospita
l'opera lirica nel bellissimo Sferisterio, un edificio del 1823
realizzato per ospitare le partite con bracciale, una disciplina
molto popolare nell'Ottocento, dotato di una formidabile acustica. Il
Macerata Opera Festival ha presentato titoli di sicuro
richiamo come Rigoletto, Cavalleria e Pagliacci,
La Bohème (con la bellissima regia di Leo Muscato e la voce
della brava Carmela Remigio) oltre ad una serie di altri eventi
musicali e non (concerti di Ludovico Einaudi e Rinaldo Alessandrini,
una lectio magistralis del teologo Vito Mancuso). Legandosi all'Expo,
il festival maceratese ha scelto come tema “Nutrire l'anima” ed è
stato premiato da un afflusso complessivo di oltre 32.000 spettatori
e da due serate di “tutto esaurito” nell'ultimo fine settimana.
Risultanti importanti, ma Francesco Micheli, direttore
artistico del Macerata Opera Festival, è preoccupato per il futuro a
causa dei pesanti tagli dei finanziamenti pubblici. “Questo
comunque ci sprona a lottare contro le avversità”, dice Micheli,
che intanto annuncia per il 2016 la messa in scena di Otello , Norma
e, se basteranno i soldi, Carmen.
Vista
la latitanza delle istituzioni, una mano potrebbe arrivare anche dai
privati. Il ritorno di immagine può essere importante. Finanziare le
arene estive della lirica non è solo un gesto generoso a favore
della cultura, ma anche a vantaggio di tutto un territorio nel
quale il pubblico degli spettacoli (spesso più giovane e dinamico di
quello che frequenta abitualmente i teatri d'opera) spende per
mangiare, dormire, fare aperitivi, visitare musei, chiese, acquistare
prodotti dell'enogastronomia locale.
La
riduzione di fondi pubblici pesa anche sul bilancio dell'Arena di
Verona, che va sull'usato sicuro senza poter permettersi nuovi
allestimenti. I titoli sono di grande richiamo: l'immancabile Aida,
Nabucco, Il Barbiere di Siviglia. La stagione
veronese va avanti fino al 6 settembre.