Cari amici lettori, con l’avvio dell’estate entriamo nel vivo di un tempo caratterizzato anche dalla ricerca di luoghi da esplorare e visitare prima delle vacanze “lunghe”. Andiamo a caccia di borghi, di chiese e pievi, monasteri e chiostri, magari percorrendo anche sentieri o cammini più impegnativi per raggiungerli. Pensando a queste esperienze che ci appartengono e che talvolta assumono una valenza spirituale, abbiamo interpellato nove scrittori italiani, chiedendo loro di evocare e narrare un luogo “dell’anima” a loro caro: un posto legato a una particolare esperienza spirituale, raccontando ciò che esso ha suscitato in loro, quali pensieri ha innescato, quali intuizioni dello spirito ne sono nate. Sì, perché lo Spirito talvolta si manifesta anche così.
Se è vero, come ha detto Pablo Picasso, che «l’artista è un ricettacolo di emozioni che vengono da ogni luogo: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma di passaggio, da una tela di ragno», chi più di uno scrittore è allenato a cogliere le risonanze nascoste, i moti dello spirito, le suggestioni che emanano certi luoghi? È nata così questa serie che vi proponiamo per tutta questa estate e che abbiamo intitolato appunto “I luoghi dell’anima”. Avremo il piacere di ospitare penne del calibro di Salvatore Niffoi, Laura Bosio, Enrico Brizzi, Melissa Magnani, Giuseppe Lupo, Mariapia Veladiano, Alessandro Zaccuri, Elisa Fuksas e Tea Ranno, per altrettanti luoghi (trovate l’elenco a pag. 27) di cui ci restituiranno le loro personali esperienze e memorie, i cammini compiuti per raggiungerli, le persone e comunità che lì si sono incontrate, la particolare atmosfera che vi regna... Come ha scritto Cesare Pavese: «Pensa a quanti luoghi ci sono nel mondo che appartengono così a qualcuno, che qualcuno ha nel sangue e nessun altro li sa».
Ad accompagnare i racconti ci saranno interviste ai rispettivi autori, consentendoci di gettare uno sguardo sulla loro interiorità. Ci sono posti che hanno il potere di “sopraffare” l’anima, per l’imponenza e lo splendore che si manifestano in essi: penso ad esempio a ciò che si prova entrando nella basilica di San Pietro a Roma o quando si varca la soglia della chiesa di San Vitale a Ravenna (esperienza vissuta personalmente: qualcosa che assomiglia alla sindrome di Stendhal). Ma ci sono anche luoghi meno appariscenti dove si può cogliere la presenza di Dio come il «sussurro di una brezza leggera» (1Re 19,12), come accadde al profeta Elia, anziché nel vento, nel terremoto o nel fuoco.
Con occhi che sanno “leggere dentro” (intus – legere, da cui deriva anche il nostro termine “intelligenza”) e scorgere l’Invisibile. Piccole epifanie dello Spirito attraverso i luoghi, che conquistano le nostre piccole anime. Perché Dio è sempre oltre. Ma si fa percepire qui, in luoghi precisi, come è accaduto ad Abramo, a Giacobbe, a Mosè e a tanti altri nella storia biblica. Non mi resta che augurarvi buona lettura e una felice esperienza dello spirito nei posti che potrete visitare!