Rappresentano l'Italia alle "olimpiadi" europee dei comuni fioriti. Spello (Umbria) ed Etroubles (Valle d'Aosta): due scorci sorprendenti e inediti, chiamati a tener viva la nomea di "bel Paese".
Ecco i candidati che, dopo aver vinto le selezioni nazionali, partecipano alla prestigiosa Entente Florale Europe, edizione 2013. Spello concorre per la categoria città, mentre Etroubles gareggia tra i villaggi. Da oltre trentacinque anni il concorso premia l'eccellenza floreale e paesaggistica, ma anche, più in generale, la qualità della vita. Dodici gli Stati in gara, ognuno dei quali candida due Comuni (una città e un villaggio). Così la splendida cittadina umbra ai piedi del monte Subasio dovrà vedersela con luoghi del calibro di Birmingham (Gran Bretagna), Dresda (Germania) e Zagabria (Croazia), mentre il gioiellino valdostano sfiderà altri villaggi sparsi nel cuore dell'Europa. Nomi forse non molto noti, ma che racchiudono storie affascinanti e paesaggi mozzafiato.
In realtà il concorso nasce per unire, sia le persone all'interno dei Comuni, sia i diversi luoghi tra loro. E l'arrivo della giuria (che in questo periodo sta visitano i luoghi candidati per poi esprimere il verdetto) diventa l'occasione per dare il meglio. Il giudizio non si limita all'aspetto estetico, ma prende in considerazione dieci parametri, dalle aree verdi all'uso delle fonti rinnovabili, dalla raccolta differenziata all'attenzione per bambini e anziani. Alla fine la giuria esprime una valutazione complessiva sulla vivibilità del luogo e se lo ritiene opportuno assegna un riconoscimento: medaglia d'oro, d'argento o di bronzo. Proprio come in una competizione olimpica.
A Etroubles, 580 abitanti, paesaggio da cartolina, una manciata di casette adorne di fiori che si stagliano contro il profilo delle montagne, la giuria è attesa proprio in queste ore. Tutti sono molto indaffarati, come spiega il sindaco Massimo Tamone. «Già dallo scorso novembre è stato costituito un gruppo di lavoro che si è occupato di numerose mansioni, dalla risistemazione dei muretti alla pulizia delle aiuole. Ma in realtà l'intero borgo ha partecipato ai lavori, perché ciascuno ha cercato di dare un tocco di bellezza alla propria casa. Oltre all'aspetto floreale, abbiamo cercato di realizzare interventi che rimangano nel tempo». Così questo paese piccolo ma attivissimo sul piano culturale, che nei secoli ha visto transitare Salassi, Romani, Burgundi, Ostrogoti, Merovingi, Carolingi, Saraceni e viaggiatori di ogni genere, coglie grazie al concorso una nuova occasione di portata internazionale.
A Spello invece i giurati dell'Entente Florale Europe sono già stati lo scorso 24 giugno. E pur senza potersi sbilanciare non hanno nascosto la meraviglia. «La loro presenza – racconta il vicesindaco Antonio Luna – è stata l'occasione per far rivivere tradizioni millenarie: le origini umbre-romane, che abbiamo rievocato nell'antico anfiteatro, riaperto dopo vent'anni, la cultura dell'olio d'oliva, prodotto tipico di questa zona, senza dimenticare la vicinanza col monte Subasio e con i luoghi di San Francesco. Durante la giornata hanno lavorato circa duecento volontari, cui vanno aggiunti cinquanta ragazzi, rientrati a scuola per l'occasione. Un'esperienza elettrizzante, di cui si continua a parlare, a distanza di settimane».
A Spello l'arte dei fiori ha radici antiche. Fin dal 1830 si tramanda la tradizione dell'infiorata per la festa del Corpus Domini: si realizzano tappeti di fiori e quadri che riproducono opere d'arte. Esiste anche un'associazione di infioratori che annovera circa mille iscritti e d'estate i vicoli sono un tripudio di rose rosse e ginestre. «Grazie al concorso – commenta il vicesindaco - possiamo far vivere la nostra storia in una dimensione più ampia. Misurarci con alcune tra le città più belle e più importanti d'Europa ci spinge a crescere, ad allargare gli orizzonti». La proclamazione dei vincitori avverrà il 27 settembre.