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mercoledì 16 ottobre 2024
 
Fuga dal voto
 

Europa? Meglio stare a casa

09/05/2014  L'ultima analisi Demopolis prima del black out elettorale: sfida a due tra Renzi e Grillo ma a vincere è l'astensione, ormai al 40%.

Il calo di interesse per l'Europa.
Il calo di interesse per l'Europa.

A poco più di due settimane dall’appuntamento elettorale per le Europee, il consenso appare ancora fluido ed instabile. Secondo l’ultima analisi condotta dall’Istituto Demopolis prima del black out elettorale imposto dalla legge, poco più di 40 italiani su 100 hanno scelto definitivamente quale partito votare, il 9% esprime un’intenzione di voto, dichiarando di non esserne ancora sicuro e che potrebbe cambiare idea. Uno su dieci è assolutamente indeciso, mentre il 39% sembra seriamente orientato ad astenersi. Appena il 61% degli elettori appare propenso a recarsi alle urne per le Elezioni Europee: una percentuale di quasi 15 punti inferiore rispetto alle Politiche del febbraio 2013. 

“Secondo la nostra stima", afferma il direttore dall’Istituto Demopolis Pietro Vento, "20 milioni di italiani potrebbero restare a casa il 25 maggio: un dato senza precedenti per il nostro Paese. L’astensione dovrebbe restare più contenuta nelle regioni del Centro Nord, grazie al traino delle Amministrative, ma appare in crescita al Sud e soprattutto nelle Isole: il tasso di affluenza alle urne nelle diverse aree del Paese potrebbe divenire l’elemento decisivo nella misurazione del consenso ai partiti”.  

Considerato il quadro di incertezza a più di due settimane dalle elezioni, nell’ultima analisi l’Istituto Demopolis ha scelto di fotografare non soltanto il voto odierno, ma anche l’elettorato certo, costituito da cittadini che dichiarano di avere già compiuto una scelta definitiva, ed il bacino potenziale dei principali partiti. Se si votasse oggi, il Partito Democratico otterrebbe il 33,5%, il Movimento 5 Stelle il 26,4%. Con un voto certo del 28% per il PD e del 22% per il M5S. Ma con un bacino potenziale molto più ampio, che sfiora il 40% per Renzi e raggiunge il 34% per Grillo. Sembra ormai una sfida a due, quella del 25 maggio. Anche dopo il ritorno in tv di Berlusconi, secondo il Barometro Politico Demopolis, Forza Italia resta posizionata tra il 17 ed il 18%, con un voto certo del 14% ed un potenziale del 22%. 

Tra gli elettori sono ancora molti i dubbi: quella scattata oggi è una fotografia destinata a mutare in modo significativo nelle ultime 2 settimane di campagna elettorale: in un voto d’opinione come quello per le Europee  - secondo i ricercatori di demopolis - sono infatti possibili molte sorprese. 

Un ultimo dato, rilevato dall’Istituto Demopolis, colpisce particolarmente. “Poco più un elettore su quattro", ricorda Pietro Vento, "sa indicare un candidato alle Europee nella lista che immagina di votare. Il 73% degli italiani non ha invece alcuna idea di chi siano i candidati al Parlamento di Strasburgo nel proprio collegio elettorale. Mentre la prolungata abitudine al Porcellum sembra porre in secondo piano il rilievo dei candidati in lista nei diversi collegi, ad incidere sulle scelte degli italiani saranno ancora una volta i leader politici e la loro abilità mediatica negli ultime settimane che precedono il voto. Nella percezione dell’opinione pubblica principali protagonisti della campagna elettorale saranno Beppe Grillo e il premier Matteo Renzi. Una sfida tendenzialmente a due, con Silvio Berlusconi indicato da poco meno di un quarto degli italiani intervistati dall’Istituto Demopolis: una scelta tra 3 leader, nessuno dei quali  è personalmente in lista per le Europee del 25 maggio”.

 

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Astensionismo: 20 milioni di italiani a casa
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