Eva Crosetta è una donna pronta a tutto. È una che non batte ciglio quando entra in sala operatoria e assiste a decine di interventi chirurgici, trapianto di cuore compreso, per raccontarli da giornalista, mentre i fonici «bisognava riprenderli per i capelli o raccoglierli da terra perché non reggevano». Questo accadeva qualche anno fa per Unomattina.
Ora Eva ha ripreso a occuparsi di medicina conducendo su La7, ogni sabato a mezzogiorno (e in replica alla domenica alle 18.30 su La7d), L’ora della salute. Per questo dalla sua Castelfranco Veneto si è momentaneamente trasferita a Roma. È talmente tosta che non ha ancora scelto il nuovo medico curante e quando ha avuto un attacco di mal di schiena è stata costretta a ricorrere a un amico dottore: «Non riuscivo neanche a stare in piedi e quindi ho parcheggiato in divieto di sosta sul Lungotevere, sono scesa piegata in due dalla mia macchinina e mi sono trascinata fin da lui per farmi fare un’iniezione di cortisone. Al ritorno naturalmente ho trovato la multa ad attendermi». D’altronde, essendo lei, come dice, «un’anima lunga» (è alta 1 metro e 84) può succedere. «Se non avessi fatto la giornalista penso che avrei trovato tranquillamente posto in un supermercato, perché ogni volta che vado a fare la spesa mi fermano almeno tre o quattro donne, chiedendomi: “Lei che è alta, potrebbe prendermi quel barattolo che non ci arrivo”?».
L’anno scorso Eva è rimasta sconvolta «perché nella casa dei miei sono rimaste sullo stipite della porta le tacchette che misuravano l’altezza di tutti i componenti della famiglia e mi sono accorta che alla mia età sono aumentata ancora di mezzo centimetro. Ho pensato: non è che soffro di gigantismo? In passato non vivevo bene la mia condizione perché mi piacevano sempre ragazzi più bassi di me, ma crescendo ho capito che posso anche prendermeli in braccio».
A volte, inoltre ha difficoltà a trovare pantaloni abbastanza lunghi e anche le calzature «perché io viaggio sul 42 di scarpe, anche se ho trovato un negozio che arriva fino al 55». Eva sa che dovrebbe praticare attività come il pilates per aiutare la sua lunga schiena, ma non è molto diligente e gioca a tennis, «che con le sue brusche frenate non fa proprio bene…». Da piccola andava a nuoto ed era avvantaggiata dall’altezza «perché quando mi tuffavo arrivavo già a metà vasca». Sul canale 120 di Sky conduce anche il programma Donne a cavallo: «Ma io non oso montare su questi splendidi animali perché sono abituati a fantini che sono la metà di me».