Caro padre, leggo la sua rivista
che è da sempre in casa di mia suocera,
e la trovo molto attuale e non di parte.
Voglio manifestarle la mia indignazione,
sempre maggiore, sull’Expo di
Milano. Non passa giorno che la Tv non
ci informi di persone indagate o messe
in galera per corruzione o appropriazione
indebita. Insomma, c’è di tutto e di
più! Ma come fanno le Organizzazioni
internazionali ad affidare all’Italia manifestazioni
così importanti, sapendo
che siamo un popolo di corrotti, delinquenti,
loschi faccendieri e politici indecenti
che approfittano di ogni occasione
per arricchirsi? Piaccia o no, purtroppo
è sempre così, salvo rare eccezioni.
Non siamo affidabili, siamo impresentabili
al mondo. Quindi, Expo, Olimpiadi
e simili manifestazioni devono essere
assegnati a Paesi più seri, tipo Finlandia
e Danimarca, tanto per fare qualche
esempio di correttezza. Il mio sfogo è
amaro ma vero.
ALESSANDRO T.
Ogni volta che, passando per Roma, leggo
sul Colosseo quadrato all’Eur quella scritta
che recita: «Italia, popolo di poeti, di artisti,
di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati,
di navigatori e trasmigratori», mi viene
il dubbio se non siano da aggiungere altri
appellativi. Purtroppo, in negativo, come
“furbi” e “corrotti”, che non hanno più a cuore
il bene del Paese, ma guardano esclusivamente
al proprio interesse e a come arricchirsi
defraudando le risorse di tutti e violando
le leggi. Il “made in Italy” è molto ambito
all’estero, purtroppo noi siamo così masochisti
da farci tanto male da soli, sciupando
un patrimonio di ingegno e di bellezze
di cui siamo stati ampiamente dotati.