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martedì 05 novembre 2024
 
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Fabrizio Frizzi, una vita fino all'ultimo con il sorriso

30/05/2018  Da Enza Sampò a Michele Guardì, da Patrizia Mirigliani a Simona Dalla Chiesa, sorella di Rita: tutti concordi nel ricordo di Frizzi, un uomo gentile, generoso, che ha vissuto la sua vita, fino all’ultimo, con un sorriso

In un’intervista di qualche anno fa, avevamo chiesto a Fabrizio Frizzi quale superpotere gli sarebbe piaciuto avere: «Quello di togliere la sofferenza fisica a chi sta male», ci aveva risposto. «È insopportabile vedere le persone soffrire, anche se sono persone che non conosco».

Non erano parole di circostanza: lo testimoniano i suoi 16 anni di impegno nell’Unitalsi e le parole d’affetto di Enza Sampò, che a 24 anni lo volle al suo fianco nel programma per ragazzi Tandem: «Da quando è trapelata la notizia non ho fatto altro che ricevere da parte delle persone un cordoglio vero, come quando viene a mancare qualcuno di famiglia. Aveva un modo di fare la televisione come quella di un tempo, attento ai valori, e non l’ho mai visto mettere in imbarazzo un ospite. Era il sorriso e l’allegria, la leggerezza. In una sola parola lo definirei un uomo buono, non l’ho mai sentito parlar male di nessuno e aveva un sorriso per tutti».

Fabrizio ci aveva confessato in un’intervista che per lui i genitori ambivano a un futuro da avvocato, mentre da bambino sognava di fare il cantautore, il pilota o il restauratore. Di sicuro, lui è sempre rimasto un eterno ragazzone pronto a esplodere con la sua risata contagiosa, che non ha mai smarrito, e il suo spirito giocoso: pochi sanno che la sua più grande passione oltre al lavoro era correre in pista con le auto da corsa.

In Tv, invece, Fabrizio è sempre andato piano, non ha avuto bisogno di sgomitare, tanto era facile accorgersi di lui, come conferma il regista e autore Michele Guardì: «Nel 1988 lavoravo a un nuovo programma per la prima serata di Rai 1, Europa Europa, che voleva far conoscere agli italiani le varie realtà europee. Ho pensato che avevo bisogno di due conduttori giovani e notai Fabrizio, che era bravissimo a intrattenere i ragazzi e in più sapeva suonare e cantare il pianoforte. Così lo chiamai e gli dissi: “Hai uno smoking? Perché ti voglio accanto a Elisabetta Gardini per presentare il mio nuovo show del sabato sera di Rai 1. Lui si mise a ridere pensando a uno scherzo e io allora lo convocai in un bar davanti al Teatro delle Vittorie».

Il sodalizio tra i due si rinnovò due anni dopo con un programma che va tuttora in onda: I fatti vostri. «Durante la prima puntata incontrò il papà di un ragazzo morto di leucemia perché l’Italia ancora non aderiva al protocollo europeo per la donazione di midollo osseo», ha ricordato Guardì. «Lui disse che se fosse nata un’associazione si sarebbe iscritto subito. Proprio in quell’anno nacque l’Admo e qualche tempo dopo Fabrizio fu contattato perché il suo midollo risultò compatibile con quello di una ragazza: lui si sottopose all’intervento e così le salvò la vita». Lei si chiama Valeria Favorito. Era andata a trovarlo pochi giorni fa, per invitarlo alle sue nozze.

Intanto il suo nome iniziò a essere legato a Miss Italia, il concorso diretto per tanti anni da Enzo Mirigliani: Frizzi lo condusse per ben sedici edizioni. La figlia Patrizia che ne ha raccolto il testimone lo ha ricordato così: «Per me era come un fratello. Ricordo le tante estati trascorse insieme con mio papà a Salsomaggiore per preparare il programma. Era un grande professionista e non l’ho mai visto alzare la voce. Lo scorso 26 dicembre per il mio compleanno mi ha inviato un bellissimo messaggio. Erano passate poche settimane dall’ischemia che lo aveva colpito e lui mi scrisse: “Patrizia, finché ne avrò le forze combatterò per mia figlia”».

La piccola Stella, cinque anni, nata dall’amore con Carlotta Mantovan, oggi giornalista di Sky, ma che Fabrizio conobbe quando lei era in concorso proprio a Miss Italia. All’epoca questo suscitò molte polemiche, perché Frizzi era sposato con Rita Dalla Chiesa. Che però in tutti questi anni non ha mai smesso di volergli bene, tanto da arrivare persino a condurre nel 2015 un programma con lui, La posta del cuore.

La sorella di Rita, Simona, ha detto di «provare un dolore immenso. Fabrizio ha sempre fatto parte della nostra vita. Con Rita l’amore si era trasformato in un affetto fraterno che provavamo anche verso sua moglie Carlotta. Era impossibile non voler bene a Fabrizio: era sempre attento a chi gli stava intorno e non si infastidiva mai, per esempio quando qualcuno gli chiedeva un autografo, ma regalava sempre un sorriso a tutti».

A proposito del suo rapporto con Rita Dalla Chiesa, in un’altra intervista Fabrizio ci aveva raccontato che nel 1988 non voleva condurre la sua prima edizione di Miss Italia «perché coincideva con l’anniversario dell’assassinio del papà di Rita, il generale Dalla Chiesa. Lei mi spinse a farlo e mi stette accanto per farmi avvertire che non le stavo mancando di rispetto».

Per un tragico scherzo del destino, il 23 maggio del 1992 milioni di italiani appresero proprio da lui che il giudice Giovanni Falcone era morto nella strage di Capaci con gli uomini della scorta. Quel sabato fece di tutto per fermare Scommettiamo che.., il varietà che conduceva con Milly Carlucci, ma riuscì a ottenere solo di poter fare almeno un preambolo in cui disse: «Cercheremo di fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile senza però dimenticare la tragedia avvenuta e l’orrore che proviamo come cittadini».

Qualche settimana prima della morte lo avevamo contattato per sondare la sua disponibilità a parlare di come stava vivendo questo periodo dopo l’ischemia che l’aveva colpito. Ci aveva risposto con un Sms: «È sempre un onore poter parlare con Famiglia Cristiana. Sono disponibile, ma con contenuti ridotti perché della malattia in dettaglio non voglio parlare finché non ne sarò uscito. Valutiamo... ci sentiamo nei prossimi giorni...». Purtroppo non è stato possibile.

(Foto in alto: Ansa)

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