Famiglia Cristiana e la Mostra del cinema di Venezia sono nate entrambe novant’anni fa. Un anniversario che è stato celebrato ieri all’Hotel Excelsior, il luogo che ospitò la prima rassegna del 1932, all’interno dello spazio della Fondazione Ente dello Spettacolo presieduta da don Davide Milani, con il premio speciale alla carriera al grande maestro polacco Krzysztof Zanussi. Il riconoscimento gli è stato consegnato Il presidente della Biennale Roberto Cicutto e dal direttore di Famiglia Cristiana don Stefano Stimamiglio.
Zanussi in tutta la sua carriera, coronata dal Leone d’oro ricevuto nel 1984 proprio a Venezia con L’anno del sole quieto, ha sempre posto l’accento su temi spirituali, interrogandosi in particolar modo sul rapporto tra scienza e fede come nel suo prossimo film Il numero perfetto. Sul rischio che questo genere di tematiche spariscano dal grande schermo negli ultimi due anni hanno riscosso successo solo i film con i supereroi ha risposto: «Nei tempi duri le domande serie toccano tutti, nei tempi frivoli ci possiamo illudere che la vita sia una avventura senza peso. Ora con la guerra che si avvicina anche all'Italia dal punto di vista economico, la visione della vita nella versione soft finisce e si ritorna a una drammaticità dell'esistenza e questo cambierà il pubblico».
Il direttore di Famiglia Cristiana don Stefano Stimamiglio ha invece ripercorso la gloriosa storia della San Paolo film, ricordando come «a vocazione a parlare di tutto cristianamente, il motto del nostro fondatore don Giacomo Alberione, fu sempre aperta anche nella distribuzione di film di autori come Pier Paolo Pasolini che, pur controversi, proponevano nei loro film domande che ci interrogano profondamente tutti». La San Paolo film, che detiene il record del primo film italiano a colori (Mater Dei del 1950, due anni prima di Totò a colori) ha toccato il suo apice con la produzione dello sceneggiato Pinocchio di Luigi Comencini e dispone oggi di un archivio che si sta cercando di valorizzare come merita.
Tornando a Zanussi, il regista ricevette nel 2003 il Premio Bresson alla carriera della Fondazione Ente dello Spettacolo e della Santa Sede. Il riconoscimento quest'anno verrà attribuito al regista giapponese Hirokazu Kore’eda nel corso di un incontro che si svolgerà il 6 settembre alle 12, sempre nello spazio dell’Hotel Excelsior che ha ospitato l’incontro di ieri.