Non l'ha pronunciata nei primi discorsi subito dopo l'elezione, eppure la famiglia è sempre stata nel cuore di Papa Francesco. Semmai la preoccupazione, come ha espresso sia nell'ormai famosa intervista alla tv pubblica brasiliana durante i giorni della Gmg e sia nell'incontro mondiale delle famiglie, è che essa non venga usata come una clava contro qualcuno o che non sia vista come un fortino assediato che si chiude in se stesso invece che aprirsi agli altri.
Che la famiglia, "luogo principale della crescita di ciascuno" sia una delle preoccupazioni principali di Papa Francesco è apparso subito chiaro sia dai suoi pronunciamenti, ben raccolti nel piccolo volume Papa Francesco e la famiglia (a cura di Paola Dal Toso, Lev), sia dalla convocazione dei due sinodi, uno nel prossimo ottobre e uno il prossimo anno. Due anni di riflessioni, preceduti da un corposo questionario inviato a tutte le conferenze episcopali, che toccano le questioni concrete del vivere in famiglia, dalla trasmissione della fede al tema dei divorziati risposati, a quello della catechesi per i bambini che vivono con coppie gay.
Il Papa, in ogni suo intervento, raccomanda di tenere in considerazione tutti i membri della famiglia, a cominciare dagli anziani "che sono la riserva culturale del nostro popolo, riserva che trasmette la giustizia, che trasmette la storia, che trasmette i lavori, che trasmette la memoria del popolo", e dai giovani, entrambi condannati all'esclusione.
Per capire se una famiglia va bene, aveva detto papa Francesco in una udienza, basta vedere come tratta i bambini e gli anziani. E poi, come ha fatto spesso anche negli ultimi interventi, in tutta la sua pastorale raccomanda l'uso della gentilezza, il dirsi grazie, permesso, scusa, il cercare di capire gli uni i problemi degli altri.
La famiglia deve essere esempio di inclusione. E se c'è un filo rosso che tiene insieme tutti i pronunciamenti del Papa è quello della parola amore. Perché, in fondo, è l'amore che "tiene unita la famiglia, è l'amore che dà senso ai piccoli impegni quotidiani e che aiuta ad affrontare le grandi prove". Il Papa non nasconde i problemi, le sofferenze, i momenti bui, ma sprona ad andare avanti perché, come ha detto anche nell'Angelus dell'11 agosto scorso, "l'amore ci permette di non rimanere prigionieri del male, ma ci fa passare oltre, ci apre sempre alla speranza". E la famiglia fondata sull'amore, non si stanca di ripetere il Papa, "è il fondamento della convivenza, rimedio contro lo sfaldamento sociale, necessaria per la sopravvivenza umana".