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domenica 06 ottobre 2024
 
 

Famiglie numerose alla Barilla: «Anche noi discriminate».

15/11/2013  Accusata di discriminazione contro gli omosessuali la Barilla fa marcia indietro e vuole sviluppare una nuova strategia comunicativa attenta alle minoranze. Il leader delle Famiglie numerose Giuseppe Butturini ha scritto a Guido Barilla: «Ci auguriamo che il nuovo piano vorrà tener conto anche delle condizioni delle famiglie numerose del nostro Paese.

Ha fatto notizia l’annuncio del management del gruppo Barilla di voler costituire un gruppo di lavoro con il compito di sviluppare una nuova strategia comunicativa ed aziendale sempre più attenta alle minoranze, spesso discriminate, del nostro Paese.

Plaude all’iniziativa il leader delle Famiglie numerose Giuseppe Butturini che ha scritto a Guido Barilla: «Ci auguriamo che il nuovo piano vorrà tener conto anche delle condizioni delle famiglie numerose del nostro Paese – si legge nella missiva. Sono circa 120mila le famiglie con almeno quattro figli presenti in Italia, quasi tutti ghiotte di pasta. La nostra associazione li rappresenta. Famiglie che rivendicano la piena applicazione della carta costituzionale che le vorrebbe incoraggiate e sostenute dallo Stato. E che invece si sentono penalizzate e spesso, appunto, discriminate. Una recente ricerca condotta su un campione rappresentativo di famiglie con più figli, offre una interessante lettura di quale sia la loro percezione. Alla domanda: siete mai stati vittime di discriminazioni, soprusi, insulti e minacce per il fatto di essere famiglie numerose? il 27.90% delle coppie intervistate ha risposto sì, spesso, il 23,51% sì, è capitato almeno una volta, mentre meno della metà, il 48.58% ha risposto no, mai.

Gli episodi di discriminazione più frequenti denunciati dalle Famiglie numerose: inviti all’aborto, la troncatura di una carriera lavorativa, dimissioni in bianco o contratti a tempo determinato non rinnovati alle donne che comunicavano al loro datore di lavoro di essere incinta, fino alle difficoltà incontrate nella prenotazione di alberghi, villaggi turistici, ristoranti che mal sopportavano la presenza di bambini. E musei interdetti “a cani e passeggini”. A tutti questi episodi si aggiungano politiche familiari deficitarie, un fisco mai family-friendly, una scarsa considerazione attribuita dallo Stato al carico che si assume una coppia mettendo al mondo un figlio.

Il nostro osservatorio politico – continua Giuseppe Butturini - ormai da tempo, è un laboratorio di emendamenti, disegni di legge, mozioni. Ma la nostra battaglia è soprattutto culturale e, certo, la vostra idea ci solletica. Di qui la proposta: abbiamo letto della costituzione di un advisory board all’interno del vostro gruppo. Abbiamo esperienze e professionalità adatte per farne parte, se solo voi lo vorrete. Sarà un’occasione per entrambi».

Vi ha risposto Guido Barilla? «Ad oggi no. Ma ancora confidiamo in una sua telefonata. Non vogliamo nemmeno pensare che, agli occhi del grande produttore di pasta italiana, ci siano discriminati di serie A e di serie B» confida Giuseppe Butturini.

 
 
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