Nello spirito del detto “mens sana in corpore sano” Fondazione Circolo dei lettori, in collaborazione con Scuola Holden propone Filosofitness, tre mercoledì da oggi e tre giovedì con ritrovo al Circolo dei lettori di Torino ore 18.30, e camminata fino al Parco del Valentino. Per sfatare l’idea della filosofia come attività prettamente sedentaria, si riflette a partire dalle opere di grandi pensatori ma anche si cammina e si pratica sport per allenare la mente e il corpo. Il training filosofico è condotto da Simone Regazzoni, professore di Estetica presso l'Università di Pavia. Filosofo, allievo di Jacques Derrida, si occupa di filosofia politica e filosofia. Si tratta di esercizi filosofici all’aria aperta, in tuta e scarpe da running, sotto la guida di tre allenatori-filosofi: Platone, Henry David Thoreau e Friedrich Nietzsche.
Ogni allenamento filosofico prevede la lettura e il commento di alcuni passaggi chiave delle opere più importanti dei filosofi, esercizi di tecniche mentali – concentrazione, sottrazione, alleggerimento, contemplazione – ed esercizi fisici: stretching, respirazione, camminata, corsa e allenamento leggero di alcuni gruppi muscolari.
Perché nell’epoca in cui l’allenamento è sempre più diffuso in molteplici forme, anche la filosofia deve tornare ad essere una forma di allenamento totale di mente e corpo, volta al miglioramento di noi stessi, all’elevazione della nostra esistenza, al potenziamento della nostra forza vitale.
Socrate faceva filosofia camminando per il mercato. Platone era un bravo lottatore. E il nome stesso con cui conosciamo il padre della filosofia, “Platone”, era in realtà un soprannome, legato all’ampiezza delle sue spalle, datogli dal suo allenatore di lotta. Non stupisce dunque che al cuore della filosofia platonica, nel mito della caverna, vi sia un movimento che coinvolge il soggetto nell’unità di corpo e psiche, nella totalità del suo essere: la torsione dell’intero uomo dal mondo delle apparenze a quello delle idee.
Ma questo non vale solo per i filosofi antichi. Nietzsche è stato un grande filosofo-camminatore e colui che in modo più radicale ha rotto con l’immagine del filosofo seduto. Lo scrive in Ecce Homo: “Star seduti il meno possibile; non fidarsi dei pensieri che non sono nati all’aria aperta e in movimento – che non sono una festa anche per i muscoli. Tutti i pregiudizi vengono dagli intestini. Il sedere di pietra – l’ho già detto una volta – è il vero peccato contro lo spirito santo”.
Dopo un primo incontro su Platone mercoledì 12 con replica giovedì 13 giugno si prosegue con il filosofo della vita nei boschi, ovvero Thoreau, per capire come riportare la vita ai suoi elementi più semplici e essenziali, e a vivere profondamente succhiando il midollo dell’esistenza stessa. È l’occasione per ripercorrere la prova di sopravvivenza del pensatore, che si ritirò a vivere in una capanna da lui costruita nel bosco, sulle rive del lago Walden, per due anni.
Infine, mercoledì 19 con replica giovedì 20 giugno, ore 18.30 si chiude con Nietzsche, filosofo delle vette, tra lezioni e allenamenti utili a comprendere chi siamo, rimettendo in primo piano il corpo nella pratica della propria auto-elevazione, e ancora si ripercorre la teoria dell’ascesi di Nietzsche come superamento dell’umano e scoperta di nuove potenzialità.
Ogni singolo incontro costa 7 euro.