Sarà un altro bagno di folla con i giovani. Il viaggio di papa Francesco in Corea, annunciato dal 14 al 18 agosto, porterà Bergoglio in Asia in occasione della sesta Giornata della gioventù asiatica, che si svolgerà nella diocesi di Daejeon. Il viaggio, il terzo internazionale dopo quello dello scorso anno in Brasile per la Giornata mondiale della gioventù, e dopo quello in programma a fine maggio in Terra Santa, era un desiderio che il Papa aveva già espresso in più occasioni sottolineando che «l'Asia è una priorità». L'Asia e l'Africa sono i due continenti ai quali il Papa guarda con particolare attenzione. Sottolineando che quest'anno non andrà in Argentina, il Papa aveva già dichiarato che si sarebbe recato in Asia e che stava guardando con attenzione alla possibilità di recarsi in Africa. Nessuno stupore dunque che abbia subito accolto l’invito del Presidente della Repubblica e dei Vescovi
coreani per recarsi in Corea. Oltre che la diocesi di Daejeon il Papa si recherà nella capitale Seoul. L'arcivescovo della città, il cardinale Andrea Yeom Soo-jung, ha subito espresso gratitudine per questo viaggio: «Sono davvero grato per il fatto che il Santo Padre abbia tenuto a mente i giovani dell’Asia e i fedeli coreani, decidendo di fare un viaggio così lungo nella nostra nazione. Prego che la sua visita possa portare pace e riconciliazione alla penisola coreana. Spero che questa possa essere anche una possibilità per tutta l’Asia, di conoscere la pace del Signore. Possa essere anche un’occasione, per i poveri e gli emarginati, di tornare a sperare».