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domenica 03 novembre 2024
 
8 MARZO
 

Per le italiane la parità non esiste

08/03/2014  L'8 marzo è la giornata delle donne, che festeggia nel nostro Paese 92 anni. Eppure, nonostante le infinite battaglie femminili, sembra che la parità sia ancora un miraggio. Lo dice anche un sondaggio dell'associazione Chime for change, fondata da Gucci, Frida Giannini, Beyoncé e Salma Hayek.

La Festa della Donna compie oggi, 8 marzo 2014, 92 anni di età. Il Woman day internazionale, infatti, nato nel 1909 negli Stati Uniti, si è celebrato per la prima volta da noi nel 1922.
La domanda è: ha ancora senso oggi, in un Paese europeo considerato civile come il nostro, ricordare e rivendicare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne? La risposta evidentemente è sì. Il World Economic Forum dice che l'Italia è ancora lungi dalla parità tra uomo e donna. Nell'ultimo rapporto sul divario tra generi pubblicato a fine 2012 l'Italia si è piazzata all'ottantesimo posto su 135 paesi analizzati. Ci troviamo appena dopo Uruguay, Botswana, Perù, Cipro e subito prima di Ungheria, Grecia, Paraguay e Messico. Rispetto all’anno precedente le cose non sono migliorate, perché siamo retrocessi di ben sei posizioni. 

Del resto le stesse donne italiane pensano che non riusciranno ad avere uguali opportunità nel campo dell’istruzione, della salute e della giustizia per almeno altri dieci anni. Ciò è quanto è emerso,perlomeno, da una recente ricerca commissionata e presentata da Special K Europa. Uno sbalorditivo 84 per cento del panel coinvolto (in tutto 1.004 donne italiane) sostiene che l’uguaglianza di genere non esiste ancora e la maggior parte indica il 2024 come data possibile entro la quale la parità fra generi potrebbe diventare realtà nel nostro Paese.
Ma c’è di più: ben Il 32% dichiara addirittura di non credere che esisterà mai una concreta  uguaglianza tra i due sessi.  

Questi dati sono alla base di un nuovo impegno da parte di Kellogg’s Special K che ha deciso di sostenere Chime for Change, campagna globale a sostegno dell’istruzione, della salute e della giustizia nel mondo femminile fondata da Gucci, dalla stilista Frida Giannini, dalla cantante Beyoncé e dall’attrice Salma Hayek. Special K Europa aiuterà Chime for Change a crescere e a diffondere il messaggio attraverso la campagna “25/25/25”: 25 milioni di famiglie in Europa da coinvolgere, 250.000 voci da chiamare a raccolta e rendere partecipi di questo grande movimento, 25.000 donne di tutto il mondo a cui migliorare la vita. 

Dalla stessa a ricerca su migliaia di donne in tutta Europa è emerso anche quali sono le figure e gli avvenimenti che le hanno ispirate come modelli di riferimento.
Curiosa la top ten delle figure femminili che ispirano le italiane a impegnarsi e sviluppare pienamente il proprio potenziale. Si va da Madre Teresa di Calcutta a figure politiche a scienziate, fino alla cantante Madonna.  
Ecco la classifica:
1. Rita Levi Montalcini
2. Margaret Thatcher
3. Margherita Hack
4. Hillary Clinton
5. Maria Montessori
6. Madre Teresa di Calcutta
7. Emma Bonino
8. Eleanor Roosevelt
9. Madonna
10. Simone de Beauvoir  

Gli avvenimenti più significativi del XXI secolo legati all'emancipazione femminile, che sono stati ufficialmente riconosciuti come pietre miliari, sono invece:  
1. La recente legge contro la violenza domestica
2. Angela Merkel, primo cancelliere donna in Germania
3. Christine Lagarde, primo leader donna del Fondo Monetario Internazionale
4. La dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che afferma: la violenza sulle donne è un problema globale e di proporzioni epidemiche
5. La giovane avvocatessa pakistana Malala Yousafzai che sopravvive dopo essere stata aggredita dai talebani dopo il suo discorso sul diritto all'istruzione femminile
6. La legge contro lo stalking introdotta nel 2009
7. Hillary Clinton in corsa per la carica di presidente degli Stati Uniti
8. La Monarchia inglese che manda in pensione una legge vecchia di 300 anni secondo la quale solo i maschi primogeniti possono succedere al trono
9. Il Pentagono degli Stati Uniti che abolisce il divieto per le donne di partecipare ai combattimenti
10. Susanna Camusso che viene nominata segretario generale del più grande sindacato7 Marzo 2014, Parigi  

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