Se il Governo è deluso, dopo aver incassato il no della Corte costituzionale sul tagli delle Province, qualcun altro esulta insieme a Mario Rossi di Monza e Lu Wang di Prato. E’ il presidente dell’Unione delle Province Antonio Saitta, che si è affrettato a dire la sua dopo il verdetto: “Nessuna motivazione economica era giustificata e quindi il decreto legge non poteva essere la strada legittima”. Gongola, Saitta, e gongolano i presidenti, gli assessori e i consiglieri delle 35 Province salvate. “Per riformare il Paese”, avverte Saitta, “si deve agire con il pieno concerto di tutte le istituzioni, rispettando il dettato costituzionale”.
E intanto campane a festa.