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mercoledì 26 marzo 2025
 
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Festeggiamo le mamme, dopo questo lungo periodo di pandemia

08/05/2021  Se devo fare un augurio speciale, chiedo che abbiano la possibilità di trovare nelle loro vite un luogo sicuro dove appoggiarsi quando la tempesta colpisce troppo forte (Barbara Tamborini)

Quando si festeggia qualcuno lo si mette al centro dell’attenzione, gli si rivolgono gli occhi per vederlo bene e trovare il modo più adatto per fargli arrivare affetto e stima. Festeggiare le mamme, dopo questo periodo lunghissimo di pandemia, lockdown, didattica a distanza, lavoro da casa e tanto altro, significa trovare le parole per dire grazie a tutte le mamme che hanno resistito e ancora resistono all’onda d’urto che ci ha colpito. Ognuno ha dovuto recitare a soggetto, improvvisare, trovare il modo di rialzarsi dopo una caduta e soprattutto cercare dentro di sé la forza di andare avanti e di credere nella speranza. Lo abbiamo fatto tutti ma le mamme lo hanno dovuto fare con un’urgenza maggiore, quella di non abbassare lo sguardo di fronte agli occhi smarriti dei loro figli.
Le madri devono avere un cuore grande, a loro è chiesto sempre di essere generose. Purtroppo quando la vita mette a dura prova ci si sente in balia degli eventi, svuotate e incapaci di sostenere anche solo se stesse. Anche io, mamma di quattro figli, e pur facendo di mestiere “l’esperta” dell’educazione, i questi mesi ho attraversato giorni di disorientamento, di fatica e di debolezza.
Festeggiare le mamme vuol dire credere nel potere di un abbraccio, un’arma semplice ed economica, ma potente come la vita.
Le mamme sono braccia sempre in movimento, perchè hanno infinite cose da fare e non sempre sanno delegare ad altri. Braccia che si vedono invecchiare e vorrebbero avere più tempo per un po’ di palestra o qualche esercizio così da tenersi più toniche. Braccia che cercano sempre qualcosa di disperso in casa, che solo loro sanno raggiungere quando tutti ormai hanno smesso di  cercare. Braccia che sostengono .
Le mamme sono mani che mettono un cerotto senza fare pieghe. Sono occhi che vedono la tristezza e la paura anche dietro un apparente sorriso.
Essere mamme è un dono che si riceve e si regala. Anche ai padri è permesso di vivere tutto questo e sono sempre di più gli uomini che sperimentano la gioia di questa intimità profonda ma oggi celebriamo le madri.
In queste festa vorremmo donare ad ogni mamma un minuto di celebrità perchè questo forse spetta a tutti ogni tanto, come dice il protagonista dello splendido film Wonder. Se abbiamo attraversato questo tempo restando in piedi e soprattutto se i figli sono riusciti a sentirsi al sicuro nonostante la tempesta che implacabile faceva sentire i suoi rumori, è anche merito delle mamme.
 
Se devo fare un augurio speciale alle mamme, chiedo per loro la possibilità di trovare nelle loro vite un luogo sicuro dove appoggiarsi quando la tempesta colpisce troppo forte, una base sicura dove rifugiarsi e trovare conforto, dove poter essere deboli, almeno per un po’, finchè serve e poi ripartire.
Essere mamme è avere orecchie attente che sanno ascoltare in silenzio e ora più che mai c’è così bisogno di qualcuno disposto ad ascoltare.

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