Contribuisci a mantenere questo sito gratuito

Riusciamo a fornire informazione gratuita grazie alla pubblicità erogata dai nostri partner.
Accettando i consensi richiesti permetti ad i nostri partner di creare un'esperienza personalizzata ed offrirti un miglior servizio.
Avrai comunque la possibilità di revocare il consenso in qualunque momento.

Selezionando 'Accetta tutto', vedrai più spesso annunci su argomenti che ti interessano.
Selezionando 'Accetta solo cookie necessari', vedrai annunci generici non necessariamente attinenti ai tuoi interessi.

logo san paolo
giovedì 12 settembre 2024
 
dossier
 

"Festival Biblico": dieci giorni "in viaggio" sulle tracce di Dio

18/05/2017  Da oggi fino al 28 maggio la tredicesima edizione della kermesse itinerante, nata a Vicenza, che propone un modo nuovo per incontrare la Bibbia. Oltre duecento appuntamenti in 23 città. «Le Scritture hanno ancora molto da dire all’uomo contemporaneo», dice Roberta Rocelli, 38 anni, la nuova direttrice.

Qualcuno ha detto che «non conta la meta, conta il viaggio». E il viaggio, tema dalle mille evocazioni e suggestioni, sarà al centro della 13a edizione del Festival Biblico, la grande kermesse che vuole portare nelle strade la Parola di Dio, e che durerà dieci giorni, dal 18 al 28 maggio.

Nato nel 2005 da una felice intuizione della Società San Paolo, presente nel capoluogo veneto con il Centro culturale San Paolo, il Festival, promosso anche dalla diocesi di Vicenza, in questi anni è cresciuto, e da evento diocesano è diventato un appuntamento “diffuso” che coinvolge, oltre a quella di Vicenza, anche altre cinque diocesi (Verona, Adria-Rovigo, Vittorio Veneto, Padova e Trento). Quest’anno toccherà 23 città con 224 diversi appuntamenti a cui parteciperanno 300 tra relatori e artisti.

«L’obiettivo è quello per il quale è nato il Festival: far risuonare le Scritture attraverso diversi linguaggi e sensibilità, nei luoghi dove si incontrano le persone, convinti che la Bibbia sia ancora un “libro” interessante e abbia ancora molto da dire all’uomo contemporaneo e alla nostra società», spiega Roberta Rocelli, la nuova giovane direttrice del Festival, padovana, 38 anni, specializzata in raccolta fondi per progetti sociali e culturali e project manager.

Il viaggio, si diceva, sarà il filo rosso di questa edizione intitolata Felice chi ha la strada nel cuore, che parafrasa liberamente il Salmo 84. A raccontarlo saranno camminatori e teologi, astronauti e antropologi, cantanti e attori, filosofi e volontari. «Perché il tema del cammino, della strada, dell’andare in senso fisico, ma ovviamente anche metaforico, appartiene a tutti e a tutte le culture. La Bibbia racconta di esodi e narra di un Cristo che cammina, si sposta, si ferma nelle piazze, incontra persone e sosta in deserti», prosegue Rocelli. «Il fare strada con i piedi presuppone anche il camminare con il cuore, perché il primo e il più importante viaggio che si compie è sempre quello dentro di noi».

Una valigia aperta, un viandante, una strada e una barca stanno sul logo della manifestazione a evocare alcune delle declinazioni del tema: il viaggio come scelta, come vocazione, ma anche il tragitto obbligato, perché in fuga dalla persecuzione, dalla morte. Si parlerà, perciò, anche di migranti e migrazioni, di sfollati e rifugiati.

«La Bibbia conosce bene il viaggio», hanno ricordato i vescovi a Vicenza, alla presentazione del Festival, «essa ci narra i viaggi e l’essere in cammino di tanti uomini e popoli in cui si ri•flette qualcosa di quel viaggiare e quell’incrociare mondi che sono le nostre vite. E raccontandoci questo ci racconta il camminare di Dio con gli uomini e di noi con Lui che intesse quell’esperienza umana fondamentale. Un camminare in cui Dio stesso ci dona la Via nella quale ciascuno trova sé stesso, gli altri e le cose in modo nuovo. Il segreto di questa novità sta nella conversione dall’ostilità all’ospitalità nelle nostre relazioni e nella scoperta che la vita è troppo complessa perché si possa immaginarla come una strada a senso unico».

Sarà questo, perciò, ancor più delle edizioni precedenti, un festival in movimento, «anche in luoghi desueti del nostro Veneto», precisa la direttrice, «alla riscoperta di piazze, monumenti e quartieri poco frequentati, da Rovigo a Sacile, da Trento a Bassano del Grappa». Saranno proposti itinerari suggestivi attraverso biciclettate, percorsi storici, minipellegrinaggi, passeggiate bibliche, perfi€no camminate notturne, ritmate da letture tratte dalla Bibbia, e rafting sull’Adige.

Nuovo il tema, ma nuova è anche la struttura organizzativa e il coordinamento, come hanno spiegato i presidenti del Festival, monsignor Roberto Tommasi e don Ampelio Crema, della Società San Paolo. «Oggi siamo, per importanza e diffusione, il primo Festival veneto, presenti in un territorio di 4 milioni d’abitanti. Per dare nuovo slancio all’evento c’era bisogno di uno staff rinnovato: così nella squadra sono stati inseriti, oltre a Roberta Rocelli, anche Marco Giuliari, che ha lasciato il lavoro in banca per diventare il responsabile della segreteria generale del Festival, e Alessandro Zaltron per la comunicazione. Il coordinatore dell’Area programma resta, invece, Leopoldo Sandonà.

«Per poter offrire al pubblico così tanti eventi, sempre con accesso gratuito, oltre a numerosi sponsor, c’è bisogno anche del contributo essenziale dei volontari: saranno 230, di ogni età, la vera forza di questa manifestazione, più tanti studenti delle scuole superiori per il progetto di alternanza scuola-lavoro», conclude la direttrice. Un Festival in movimento... per muovere le menti, alla luce della Bibbia.

Multimedia
Festival Biblico, l’eremita urbana
Correlati
 
 
Pubblicità
Edicola San Paolo