(Foto sopra: un laboratorio durante l'edizione 2018 del Festival)
«La sfida delle migrazioni non riguarda più soltanto l’accoglienza, ma la capacità di costruire un Paese dove le diversità, la presenza di persone di Paesi, culture e religioni differenti, sappiano comporsi in una realtà più ricca. La vera sfida è proteggere, promuovere, integrare, come ci ricorda Papa Francesco. Senza queste azioni non è data una vera accoglienza». A parlare è don Giovanni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes. L'organismo della Conferenza episcopale italiana è promotore, anche quest'anno, del Festival della Migrazione, in programma per la sua sesta edizione dal 4 al 6 novembre a Modena e Carpi, in presenza e in diretta streaming.
"Cittadini tutti" è il titolo di questa edizione, che si svolgerà con un ricco programma di approfondimenti, dibattiti e tavoli tematici su cooperazione, economia e lavoro, presentazioni di libri, laboratori. Sabato 6 ci sarà anche un flash mob in piazza con le associazioni che si occupano di integrazione e formazione. Nel corso del festival. inoltre, sarà presentato il seminario "Costruttori di ponti – Di generazione in generazione’ del ministero dell’Istruzione, Fondazione Migrantes e Istituto Cervi, con la presenza tra gli altri del ministro Patrizio Bianchi. Dal 3 al 7 novembre presso la parrocchia di San Lazzaro è presente l'installazione "Panta Rei: vite migranti lungo la rotta balcanica", che ripercorre il viaggio al quale tanti migranti sono costretti per raggiungere l'Europa attraverso oggetti, foto, racconti, suoni e video. L'installazione è curata da Diego Saccora e Anna Clementi dell’associazione “Lungo la rotta balcanica”.
Trgli ospiti e relatori della rassegna, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, l’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi monsignor Erio Castellucci, il saggista Mauro Magatti, la scrittrice e attivista per i diritti umani Chaimaa Faithi, l'economista Leonardo Becchetti, la regista teatrale, attrice, cantante e studiosa di ebraismo Miriam Camerini, il presidente di Fondazione Migrantes monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio. Obiettivo: affrontare un tema complesso come quella della migrazione in modo chiaro, approfondito e con un approccio non ideologico, parlare di diversità e integrazione partendo dal comune denominatore dell'appartenenza all'umanità, superando la narrazione retorica che riduce la migrazione a categorie stereotipate, senza considerare la molteplicità e varietà delle esperienze e dei vissuti.
Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia, il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità e da Integriamo. Per informazioni: www.festivalmigrazione.it