Dal 18 al 26 maggio la seconda edizione del Festival di Musica Sacra porta nelle chiese, al Teatro Fraschini e al Collegio Borromeo di Pavia alcune fra le pagine più belle ed ispirate della storia della Musica. Il Festival è nato per iniziativa del Sovrintendente della Scala Alexander Pereira, che nel corso della sua attività di organizzatore ha sempre dato spazio alla musica di ispirazione religiosa: e rientra, come ha spiegato l’Assessore alla Cultura Stefano Bruno Galli, nella politica di sostegno economico e di promozione di attività artistiche, culturali e di salvaguardia degli edifici di culto intrapresa dalla Regione Lombardia. Una politica che vuole dare risposte alle esigenze del pubblico, dei fedeli e di tutti coloro che sono alla ricerca di contenuti e valori “alti”, indipendentemente dai personali orientamenti di fede e di pensiero.
La collaborazione con un Ente come la Scala ha permesso al Festival (che in futuro vorrebbe abbracciare anche le espressioni di altre fedi religiose) di proporre a Pavia interpreti e programmi di altissimo livello. E basterebbero due nomi: quello di Zubin Mehta, il grande direttore indiano legato a Milano da un lunghissimo rapporto di amicizia che ha prodotto straordinarie amozioni d’ascolto, temporaneamente interrotte da una malattia che molti mesi lo ha tenuto lontano dalle scene internazionali; e quello di Riccardo Muti, che alla Scala ha dedicato 19 anni della sua straordinaria carriera. Mehta, impegnato in questo mese di maggio a più riprese in Teatro, dirigerà per la prima volta in vita sua la Messa in do minore di Mozart il 18 maggio in Santa Maria del Carmine, ed eseguirà con la Filarmonica in Duomo il 20 una Ottava sinfonia di Bruckner che già ha commosso la platea milanese: “c’è un momento in questa sinfonia in cui Bruckner sospende le sue idee, lasciando spazio a meravigliosi corali. Ma tutta la sua musica è musica sacra”, ha sottolineato il direttore. Muti, alla testa dall’Orchestra giovanile Luigi Cherubini, del Coro della Radio bavarese e di un quartetto di solisti dirigerà la Missa defunctorum di Giovanni Paisiello il 25 e 26 maggio di Duomo. La Basilica di San Michele accoglierà invece il 23 maggio il coro scaligero diretto da Bruno Casoni – universalmente considerato uno dei più grandi direttori di coro del mondo - in un programma novecentesco che accosta Poulenc a Duruflé e si concluderà con una Messa che Luciano Chailly, il papà di Riccardo, ha dedicato a Paolo VI (la versione con grande orchestra della stessa Messa verrà proposta a Brescia, il 30 maggio, diretta dal figlio).
Gli ingressi ai concerti sono a titolo gratuito, ma per accedere alle serate del 25 e 26 maggio occorrerà ritirare il biglietto a partire dal giorno 18 presso il Teatro Fraschini. L’intero programma di 8 appuntamenti è consultabile sul sito www.musicasacrapavia.com