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martedì 08 ottobre 2024
 
 

Una fiaccola contro le persecuzioni

10/05/2012  La Comunità di Sant'Egidio con la comunità ebraica di Roma, insieme protagoniste della fiaccolata intorno al Colosseo contro la persecuzione dei cristiani nel mondo.

Riccardo Pacifici, presidente della Comunità ebraica di Roma è accanto ad Andrea Riccardi, ministro della Cooperazione e dell’Integrazione e fondatore di Sant’Egidio. Insieme aprono la fiaccolata attorno al Colosseo  in ricordo e in preghiera dei cristiani uccisi in Nigeria, in Kenya e in ogni parte del giorno.


“Partiamo da qui”, ha spiegato Riccardi, “perché è dal Colosseo che nel 2000 Giovanni Paolo II disse che il nuovo secolo sarebbe stato il secolo del martirio, ed è quello che stiamo sperimentando”. L’iniziativa è nata dopo l’ennesima strage in Nigeria. La comunità ebraica si è subito mossa concordando con Sant’Egidio una iniziativa che raccogliesse attenzione su quanto sta succedendo ai cristiani in varie parti del mondo.

Alle 20.30 le luci del Colosseo si sono spente per  richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle discriminazioni contro i cristiani. “Ogni giorno”, sottolineano i promotori della fiaccolata di solidarietà, “assistiamo a nuovi atti di terrorismo e di inaudita violenza contro le comunità cristiane nel mondo. Particolarmente grave è la situazione in Nigeria dove la violenza non ha risparmiato i luoghi sacri, uccidendo decine di fedeli inermi, tra cui donne, anziani e bambini”. 

La data del 9 maggio non è stata scelta a caso: “Abbiamo voluto sottolineare, nella giornata dedicata alle vittime del terrorismo e delle stragi, quanto il terrorismo stia ancora colpendo in varie parti del mondo”. All’iniziativa hanno aderito numerosi politici tra i quali anche il sindaco della città di Roma, Gianni Alemanno, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e la presidente della Regione Lazio Renata Polverini. 

 
 
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