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Filippine, chiese piene ma non basta.

11/01/2015  Parla il rettore del Collegio filippino di Roma.

Padre Gregory Ramon Gaston
Padre Gregory Ramon Gaston

«Il sessanta per cento dei cattolici in Asia sono filippini. Questo ci consegna un’enorme responsabilità». Parla padre Gregory Ramon Gaston, rettore del Collegio filippino di Roma alla vigilia del viaggio del Papa nello Sri Lanka e nelle Filippine e spiega: «L’evangelizzazione dell’Asia è nelle nostre mani, ma dobbiamo essere una Chiesa più missionaria e più decisa ad intervenire contro le ingiustizie economiche e sociali».

Padre Gaston, la Chiesa filippina è così potente?
«la Chiesa è sempre stata dalla parte del popolo e dei più deboli. La figura del cardinale Sin e cosa lui ha fatto per il Paese lo dimostrano e nessuno lo dimentica».

Dal punto di vista politico o morale?
«Soprattutto morale. La Chiesa ha parlato solo con il Vangelo in  mano e quando abbiamo dovuto criticare scelte del governo, anche se si trattava di politici cattolici, lo abbiamo fatto, come nel caso della legge sull’aborto».
Le Chiese sono piene. Voi siete soddisfatti?
«No. La Chiese piene sono un’ illusione. In realtà la partecipazione è attorno al venti per cento. In realtà le chiese sono poche e i preti ancora meno. Conosco una parrocchia di 60 mila abitanti con due preti che celebrano dieci messe alla domenica. Ma la partecipazione è poco più del 15 per cento. I giovani si staccano sempre di più, il liberalismo favorisce la secolarizzazione».

Quale è il problema principale?
«L’immigrazione che separa la famiglie e disgrega la società. Le donne filippine si occupano dei bambini degli altri e hanno problemi con i propri. Gli uomini vanno all’estero per lavorare e non tornano più. Il fatto è che le rimesse degli immigrati sono una cifra elevatissima, inspensabile per il Paese».

La Chiesa cosa fa?
«Denuncia i problemi sociali e cerca di costruire una società diversa, più solidale, con una più equa distribuzione della ricchezza. Utilizziamo tutti i mezzi che sono a disposizione e nella nostra storia recente non si può dimenticare il ruolo che ha avuto Radio Veritas, la radio cattolica delle Filippine, punto di riferimento non solo dei cattolici, ma dell’intero Paese».

Oggi la Chiesa non interviene più nella politica come ha fatto nel passato.
«E’ vero, ma non si sottrae alla denuncia del liberalismo e del capitalismo selvaggio che negli ultimi tempi con l’elevata crescita economica sta facendo aumentare la schiera dei poveri. Il cardinale Sin ha contribuito alla fine della dittatura e alla pacificazione del Paese. Ora il nostro compito è costruire una società più giusta».

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