Il viterbese Giuseppe Fioroni, 56 anni, rappresenta l'anima cattolica del Pd. Il ritorno sul Colle di un Presidente della Repubblica cattolico, come Sergio Mattarella, non può che fargli piacere e, seduto su una poltrona del “transatlantico” di Montecitorio, già assapora la vittoria alla vigilia di quello che si annuncia il voto decisivo, quello di sabato mattina.
Onorevole Fioroni, lei è ottimista? Mattarella ce la farà?
"Sì, sono ottimista. Lo ero quando già un paio di mesi fa quando insieme al vicesegretario del partito, Lorenzo Guerini, abbiamo iniziato a lavorare su questa candidatura e lo sono ancora di più oggi perché Sergio Mattarella rappresenta una opportunità per il Paese. E' una persona di alto profilo morale, garante della Costituzione, partecipe con il 'sangue' della lotta alla mafia. Lo ritengo la persona giusta al posto giusto".
Rivendica di essere stato l'artefice della scelta di Mattarella da parte del Pd?
"No. Ha fatto tutto Matteo Renzi. Io, come tanti altri, ci ho lavorato, ma non per interesse di parte, solo per interesse generale. Ricordo che Mattarella era nella terna proposta da Bersani nell'aprile del 2013. Il merito va dato a Renzi, che ha avuto la capacità di trovare l'unità del Pd facendo una proposta valida e forte per la maggioranza di governo".
Ma Berlusconi e Alfano non l'hanno presa bene...
"Guardi, di Berlusconi apprezzo la telefonata di giovedì a Mattarella, che è qualcosa di più di un bon ton istituzionale per annunciare la scheda bianca. Per quanto riguarda Alfano e la sua area, mi auguro che facciano una sforzo in più proprio perché sono partecipi del governo di questo paese. Il Presidente della Repubblica non è frutto di un patto o di uno scambio, sceglierlo significa scegliere il bene dell'Italia e molti di loro sanno che Mattarella rappresenta questo per il Paese. Perciò mi auguro da parte loro un gesto di responsabilità".
Contento per il ritorno di un cattolico sul Colle?
"Lei che dice? Sono tra quelli che ha votato presidenti laici senza presentare contrapposizioni fra laici e cattolici, questa volta vedo con piacere che tutto il Pd non ha contrapposto questo superato contrasto fra laici e cattolici. Mattarella è un serio punto di riferimento per tanta parte del Paese".
Mattarella è un uomo molto schivo, non pensa che, una volta al Quirinale, dovrà cercare un po' più di empatia con gli italiani?
"Sergio Mattarella ha una sensibilità squisita e credo che agli italiani, dopo aver visto questo Paese parlare e straparlare, con i politici che infestano i talk show e i social network, farà piacere riscoprire un presidente umile nei comportamenti, rigoroso nei gesti, che ama più fare che parlare. Mattarella ha sempre prima fatto e poco, dopo, parlato. Credo che fra lui e gli italiani si creerà una empatia naturale”.